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TESTO Commento su Lc 24, 36-43

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

III Domenica di Pasqua (Anno B) (15/04/2018)

Vangelo: Lc 24,35-48 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 24,35-48

35Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

36Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 37Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». 40Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». 42Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.

44Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture 46e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni.

«Mentre essi parlavano Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. [...] Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: “Avete qui qualche cosa da mangiare?”. Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro”.»
Lc 24, 36-43

Come vivere questa Parola?
“Shalom! Pace a voi”. È il dono definitivo del Risorto. “È il baciarsi di ogni desiderio dell'uomo con la promessa di Dio”. Ma gli apostoli sono ancora stupefatti e impauriti. Allora il Maestro chiede qualcosa da mangiare. L'evangelista Luca insiste molto sulla corporeità del Risorto e forse lo fa pensando a coloro, come noi, che dovranno credere senza vedere, senza poter mettere il dito nelle piaghe di Colui che ci ha salvati. Oggi, questa presenza del Cristo ci è donata tutti i giorni nell'Eucaristia, il dono divino e umanissimo di una vicinanza e di un amore che ci accompagna quotidianamente. Non solo possiamo toccare Gesù, ma possederlo ed esserne posseduti per metabolizzare la sua misericordia, la sua mitezza, il suo sguardo, la sua disponibilità verso i fratelli e le sorelle che camminano con noi.

Oggi pregherò così: “Signore Gesù vieni a dimorare in me e sii luce per il mio cammino, pane per la mia fame, fonte pura per la mia sete”.

La voce di un monaco
“Dimoravano nella città dell'amore, la Gerusalemme nuova che essi stavano già edificando. Vi era l'unanimità nella pratica dell'amore fraterno, nell'unità dello spirito, vi era concordia nella pazientissima attesa dello Spirito santo.”

suor Monica Gianoli FMA - gianoli.monica@gmail.com.

 

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