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TESTO Commento su Matteo 15,21-28

Paolo Curtaz  

Mercoledì della XVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (05/08/2015)

Vangelo: Mt 15,21-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Gli apostoli non vogliono affatto interessarsi della donna che urla loro dietro, che fa la sceneggiata. Sono solo in imbarazzo, vogliono disfarsene al più presto come capita anche a noi, oggi, quando siamo assillati da qualche mendicante e lo liquidiamo con una monetina. Gesù no, non è così. Gli sta a cuore questa donna, se ne vuole occupare, non la vuole liquidare, né, tanto meno, esaudire confermandole la sua falsa idea di Dio. Ha un problema enorme questa povera donna: la sua amata figlia giace ammalata. Allora scuote Dio, scuote i santi, gira tutti i guaritori di cui ha sentito parlare, anche quell'ebreo di passaggio nella sua città. Ma lei sta a cuore a Gesù che vuole farla diventare discepola. E per farlo ricorre ai mezzi forti: la ignora e la provoca. La invita a riflettere: per quale misteriosissima ragione Gesù dovrebbe occuparsi di lei? Prima si deve occupare dei suoi figli, dei suoi discepoli. Quanto ci assomiglia questa donna che prega solo per ottenere un miracolo! Gesù è diretto e scortese ma lei non reagisce male, anzi. Ha ragione, il Signore, ma anche i cani si cibano delle briciole. Bene, ora questa donna è pronta a diventare discepola. Che bello!

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