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TESTO Vieni o Spirito Santo, riempi il cuore dei tuoi fedeli!

don Roberto Rossi  

Pentecoste (Anno A) - Messa del Giorno (15/05/2005)

Vangelo: Gv 20,19-23 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

E' la festa dello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita.

Chi è lo Spirito Santo?

E' Dio, la terza Persona della Ss. Trinità. Ma per immaginarlo un pochino, per percepirlo abbiamo bisogno di paragoni. E' come quando un bambino chiede alla mamma: com'è la torre Eiffel? Essa risponde alla portata di bambino: E' come il nostro campanile, ma tutta di ferro e alta cento volte di più. La Bibbia ci offre i paragoni per comprendere qualcosa dello Spirito.

Lo Spirito Santo è come il vento. Il vento impetuoso di quella prima Pentecoste, non si è ancora fermato, continua a travolgere la vita degli uomini, continua a rinnovare la Chiesa, continua a spazzare via le nubi della tristezza, della delusione, della paura, della solitudine, per aprire il cielo a una nuova Primavera, la Primavera dello Spirito, la Primavera della Chiesa.

Dal Vangelo di oggi, comprendiamo che lo Spirito è il dono del Risorto. Lo stesso giorno della Risurrezione, Gesù ha donato lo Spirito: "Alitò su di loro e disse: 'Ricevete lo Spirito Santo'".

Cosa ci ricorda questa parola: "Alitò?". Nelle prime pagine della Bibbia leggiamo: "Il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e divenne un essere vivente". Sono le stesse parole: Gesù soffia su di noi lo Spirito e diventiamo Creature Nuove. La Pentecoste è dunque una nuova creazione. Gesù ci ha rigenerati sulla Croce e nella Pentecoste soffia su di noi la vita nuova.

Lo Spirito Santo è come il fuoco. Lo Spirito Santo è come l'acqua. Lo Spirito Santo è come la colomba.

Lo Spirito effonde sulla terra i suoi doni. Primo dono è l'amore, poi la sapienza, l'intelletto, il consiglio, la fortezza, la scienza, la pietà, il timor di Dio.

I frutti dello Spirito sono: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, mitezza, dominio di sé. (Gal.5)

E' la festa della Chiesa, che ha ricevuto lo Spirito Santo ed è mandata a compiere la missione della salvezza.

E' in questa Chiesa che siamo chiamati a fare la nostra parte. Siamo chiamati a costruire e servire l'unità della Chiesa: essa è un solo Corpo che è Cristo, perché uno solo è il Signore, uno lo Spirito, uno è il battesimo.

La missione della Chiesa è riconciliare il mondo con Dio e i frutti di questa riconciliazione sono la pace e l'unità. Dove c'è la pace e l'unità c'è lo Spirito Santo; dove c'è discordia, non c'è lo Spirito.

Le folle a Gerusalemme parlavano tante lingue eppure capiscono la lingua degli apostoli perché è la lingua dell'amore; si crea l'unità nello Spirito e Lui fa capire: c'è una lingua di amore, di pace e unità, di perdono, di riconciliazione.

Come cristiani abbiamo solo una lingua che possono capire tutti e vivere.

Solo nello Spirito possiamo dire: Gesù è il Signore. Mi chiedo: La mia vita è il Signore? Gesù è al primo posto? Tutto il resto è al secondo posto? Si dimostra con la vita se Gesù è il Signore. Chi vive così crea sempre pace e unità.

Ma possiamo ancora scrutare negli Atti, nel racconto della venuta dello Spirito alcuni elementi.

* "Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire..." A volte ci sembra che la risposta di Dio arrivi in ritardo, che Dio si sia dimenticato di noi... Ecco, il giorno di Pentecoste stava per finire, era trascorsa la notte, lunga, non era successo niente... Quando ormai ci sembra che Dio non intervenga più, che il tempo sia trascorso, Egli viene con la sua potenza.

* "Si trovavano tutti insieme nello stesso luogo": c'è una forza irresistibile che attrae lo Spirito e questa è lo stare tutti insieme. La concordia, l'armonia, lo stare insieme attirano lo Spirito Santo. E' la Chiesa il luogo della venuta dello Spirito Santo.

* Ma dicevamo: "Quali sono i segni della sua Presenza?" Il primo segno: "Si udì un rombo come di vento gagliardo". E' qualcosa di udibile, non è un rumore qualsiasi, è un rumore di vento, gli Apostoli sapevano bene che il vento è segno dello Spirito Santo. Il rombo del vento doveva già far fremere, mettere gli animi in attesa.

* Un altro segno, questa volta per la vista: "Si videro come lingue di fuoco" Anche qui non è un segno qualsiasi, ma è il fuoco. Il fuoco attraverso tutta la Bibbia, è segno di purificazione, ma diversa da quella fatta con l'acqua. L'acqua infatti pulisce l'esterno: posso lavarmi il viso con l'acqua, ma non posso lavarmi il cuore. Quando occorre una purificazione che passi tra fibra e fibra, ad esempio come quella necessaria per l'oro, non è sufficiente l'acqua ma ci vuole il fuoco. Il fuoco è potenza purificatrice di Dio, che divide, che separa l'oro dalle scorie.

* Tutti furono pieni di Spirito Santo. Ecco l'evento, ecco il cambiamento: tutti furono pieni di Spirito Santo. Non i migliori, non i più bravi, non quelli che erano rimasti con Gesù sotto la Croce, non quelli che avevano compiuto tutta la legge, non quelli che pregano sempre... non solo. Tutti furono pieni di Spirito Santo. Lo Spirito Santo investe la vita di ciascuno e ne fa una creatura nuova. Quando furono riempiti di Spirito Santo, gli apostoli si ritrovarono un cuore nuovo. Quando ricevettero la pienezza dello Spirito Santo, fecero un'esperienza travolgente dell'amore di Dio!

La Pentecoste è una realtà profonda che cambia il cuore; è un'esperienza dell'amore di Dio, di cui tutti gli uomini hanno bisogno.

 

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