TESTO Commento su Marco 12,28-34
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Giovedì della IX settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (04/06/2015)
Vangelo: Mc 12,28-34
Lo scriba del Vangelo di oggi vuole mettere in difficoltà Gesù evidenziandone la poca cultura biblica. Cade malissimo: la domanda che gli pone era uno degli argomenti di discussione fra un rabbino e i suoi allievi. I precetti della legge erano ormai più di 600 ed era difficile individuarne il diverso peso. I farisei affermavano che i precetti erano tutti ugualmente importanti e da rispettare. Gesù, invece, risponde come la maggioranza dei rabbini suoi contemporanei: l'essenziale della Legge è amare, Dio, se stessi e il prossimo. Che bello sapere che Dio mi “comanda” di amare! È esattamente ciò che vorrei fare! Solo che io fatico, e tanto, a capire in cosa consiste l'amore. Dio, invece, che l'ha creato, ne sa qualcosa di più. Dio ci chiede di amarlo al meglio delle nostre capacità, con intelligenza, coinvolgendo tutto ciò che siamo. E questo per rispondere al comandamento “zero”: lasciati amare. Solo accogliendo l'amore di Dio che scopriamo in Gesù diventiamo capaci di amare lui, noi stessi e gli altri. Lo scriba, che gioca a fare teologia, deve ancora vivere ciò che dice di conoscere...