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TESTO Commento su Luca 6,36-38

Paolo Curtaz  

Lunedì della II settimana di Quaresima (02/03/2015)

Vangelo: Lc 6,36-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 6,36-38

36Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

37Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. 38Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Matteo, nei giorni scorsi, ha concluso il discorso della montagna chiedendoci di diventare perfetti come il Padre. Luca lo corregge leggermente e ci chiede di diventare misericordiosi come il Padre. La perfezione di Dio consiste nell'usare misericordia, nell'avere compassione, nell'accogliere il figlio che si è perso. La Quaresima che stiamo vivendo ci deve portare ad avere maggiore misericordia: verso le persone che incontriamo, certo, ma anche verso noi stessi. Troppe volte il Dio che immaginiamo altro non è se non una rappresentazione distorta di una parte di noi esigente ed inflessibile. E di misericordia il nostro mondo ha urgente bisogno. Di uomini e donne che sappiano capire il dolore che ogni uomo porta con sé. E nel nome del Nazareno siano capaci di usare il proprio cuore per condividere la miseria che tutti ci caratterizza. La bellezza di Dio di cui parlavamo ieri è ciò che ci permette di superare ogni dolore, ogni miseria. Misericordia e compassione che non sono lassismo, un lasciar perdere, ma il desiderio autentico di camminare insieme superando ogni tenebra.

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