TESTO Commento su Luca 9,57-62
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Mercoledì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (01/10/2014)
Vangelo: Lc 9,57-62
Gesù ha deciso, è assolutamente determinato: col volto indurito si dirige verso la Gerusalemme che uccide i profeti. I suoi discepoli non sono all'altezza della situazione e ancora non hanno capito cosa stia veramente succedendo: Giovanni ha appena proposto la distruzione del villaggio di samaritani che non li ha accolti. Chi, allora, è disposto a seguire il Signore in questa scelta che lo porterà a morire? Qual è il discepolo che serve alla causa, che davvero può accompagnare Gesù? Non chi prende la fede come un nido, una comoda cuccia in cui rifugiarsi lontano dal mondo, come molti fanno. E nemmeno chi mette al primo posto il clan famigliare e la retorica familista, chi assoggetta il vangelo alle (buone e sante) abitudini. E nemmeno chi si volge indietro, rimpiangendo il passato o analizzando all'esasperazione le proprie azioni. Gesù ha bisogno di uomini liberi, disposti a seguire Gesù senza certezze, disposti ad amarlo più di ogni altro affetto, disposti a mettersi in gioco ogni giorno, come lui, senza guardare al passato. Uomini all'altezza della sua passione per Dio. Disposti a seguirlo, sul serio?