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TESTO Commento su At 6,1

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V Domenica di Pasqua (Anno A) (28/04/2002)

Brano biblico: At 6,1 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 14,1-12

1Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? 3Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. 4E del luogo dove io vado, conoscete la via».

5Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». 6Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

8Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? 10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. 11Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.

12In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.

Dalla liturgia del giorno

In quei giorni sorse un malcontento fra gli ellenisti verso gli ebrei, perché venivano trascurate le loro vedove nella distribuzione quotidiana.

Come vivere questa Parola?

La prima lettura di oggi ci presenta la nascita del ministero diagonale. Diaconi, nella comunità, erano coloro che si sarebbero occupati del servizio delle mense, ossia dell'amministrazione dei beni da distribuire ai poveri e ai bisognosi. Gli apostoli avrebbero potuto così dedicarsi interamente al ministero della Parola. Diaconato e sacerdozio sono due ministeri necessari all'umanità. L'uomo infatti è fatto di carne: ha bisogno perciò di nutrire il suo corpo con il cibo materiale per vivere. Ma l'uomo è anche un essere spirituale: per vivere ha bisogno di nutrire anche il suo spirito, con un cibo immateriale. Ecco allora che la Chiesa, da brava madre, fin da subito si è preoccupata di provvedere entrambi i cibi e ha allestito due mense: la mensa del pane e la mensa della Pa-rola. Ma nella tradizione cristiana si è subito aggiunta una terza mensa: la mensa eucaristica. Né il pane materiale, né la Parola, infatti, saziano l'uomo: perché l'uomo è essenzialmente fame d'amore. E l'amore non è altro che questo: dare la propria vita. Solo se c'è qualcuno che si dona gratuitamente a noi, siamo davvero saziati: solo Gesù nella mensa eucaristica ci sazia! Ed è bello che Stefano, oltre ad essere uno dei primi sette diaconi, sia stato anche il primo martire della Chiesa: a testimonianza che il dono di sé, la mensa eucaristica, è la fonte e il culmine delle altre mense.

Oggi, durante la Messa, chiederò al Signore il dono di fare questa esperienza: che solo l'ostia ha il potere di saziare la mia fame più profonda.

La voce di una mistica

Ho così fame di Lui! Egli scava abissi nella mia anima, abissi che Lui solo può riempire
Sr. Elisabetta della Trinità

 

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