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TESTO Commento su Matteo 6,1-6.16-18

Paolo Curtaz  

Mercoledì delle Ceneri (05/03/2014)

Vangelo: Mt 6,1-6.16-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 6,1-6.16-18

1State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. 2Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 3Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

5E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

16E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 17Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, 18perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Un gesto semplice e forte, quello dell'imposizione delle ceneri, per fare memoria di ciò che siamo. Inizia la quaresima, tempo dell'autenticità.

Un'altra quaresima, un'altra opportunità che ci doniamo per mettere ordine nelle nostre vite così spesso travolte dalle cose da fare, dalla quotidianità che ci riempie ogni spazio, ogni possibilità di condurre le nostre esistenze là dove avremmo voluto. No, non siamo vittime sacrificali della nostra civiltà, siamo uomini e donne liberi che ancora devono acquisire definitivamente una libertà interiore che ci permetta di vivere ogni situazione orientandola verso l'assoluto. La quaresima, allora, diventa ancora una volta l'occasione per fermarci e per guardare verso Dio, per poi guardare verso la nostra vita e vedere cosa ancora va purificato, cosa va mortificato, cosa va vivificato. Un tempo che ci diamo finché l'anima riesca a raggiungerci. E nel rito di oggi la Chiesa ci ricorda che fra cento anni saremo, tutti, solo polvere. Potenti, violenti, super-ricchi, arroganti, grandi campioni, starlette... Tutti solo polvere. E questo non per deprimerci ma per risvegliarci, per spingerci a vivere la nostra vita con intensità e verità, per sapere distinguere cosa ci costruisce e cosa ci distrugge, cosa ci è necessario e cosa è assolutamente superfluo. Buon cammino di conversione!

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