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TESTO Commento su Giovanni 16,23-28

Casa di Preghiera San Biagio FMA   Home Page

Sabato della VI settimana di Pasqua (07/05/2005)

Vangelo: Gv 16,23-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Finora non avete chiesto nulla nel mio nome: chiedete ed otterrete perché la vostra gioia sia piena.

Come vivere questa Parola?

Queste parole sono precedute dalla formula solenne: "in verità, in verità vi dico", a cui segue una promessa consolante. "Se chiederete qualcosa al Padre nel mio nome, Egli ve la darà" Attenzione! È quel "nel mio nome" che approfondisce e illumina questo tratto conclusivo del discorso di Gesù. No, non si tratta di pensare che si deve conse-gnare la nostra preghiera a Gesù perché Egli la passi poi al Padre. È questione di ben altro! Quel "nel nome" significa: nella potenza della persona di Cristo che, in forza del suo mistero pasquale e del suo "rimanere con noi" vive ed opera dentro chi pienamente lo accoglie. Egli dunque non vuole che il nostro pregare sia qualcosa di artificioso, uno sforzo volontaristico, una consegna a Lui come a un ambasciatore del padre. Desidera al contrario che la nostra "gioia sia piena". È vero: essa si dilata in noi a misura che entriamo in quella circolazione ardente e vivificante che è l'amore. Il Padre stesso vi ama – dice Gesù – perché voi mi avete amato [...]. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio nuovamente il mondo e vado al Padre". Il Signore Risorto non ascende da solo al Padre. Ci porta con sé. E così afferra anche la nostra preghiera (debole e povera) in questa circolarità d'amore che è l'infinito, reciproco, perpetuo abbraccio del Padre e del Figlio: lo Spirito Santo.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosto nella forza-consolazione-promessa di questa parola. Sì, credo che pregare con fiducia è abbandonarmi a questa corrente d'amore che è dal Padre e dal Figlio. E credo che vivere di loro sia la premessa a questo pregare colmo di fiducia che produce gioia nello Spirito Consolatore.

O Gesù, mio Cristo adorato, rendimi "vivente per Dio in Gesù". Che come S.Paolo io possa dire che il mio vivere è Te. Fa' che io mi "connetta" con la tua presenza che è una cosa sola con quella del Padre. E dilatami nella certezza che Tu mi esaudisci.

La voce di un uomo spirituale

Nello spazio del nostro cuore deve sempre brillare il Nome di Gesù Cristo, come brilla in cielo il lampo che annuncia la pioggia imminente
Esichio presbitero

 

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