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TESTO Commento su Nm 6, 22-27; Sal 66; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21

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Maria Santissima Madre di Dio (01/01/2018)

Vangelo: Nm 6, 22-27; Sal 66; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 2,16-21

In quel tempo, [i pastori] 16andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

21Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Maria (in ebraico:מרים, Myrhiàm; aramaico: Maryām; greco:Μαριάμ Mariam, Μαρία/Μαρίη María; arabo: مريم, Maryam), detta anche Maria di Nazaret, è la madre di Gesù.
Venerata come "Santissima Madre di Dio" dai cattolici e dagli ortodossi (che la onorano del titolo di Θεοτόκος, Theotókos), la sua santità è comunque riconosciuta dalla Comunione anglicana e anche da confessioni protestanti come quella luterana. Soprattutto in Italia è usato anche il titolo di Madonna.
Facendo riferimento anche al passo evangelico sotto evidenziato, Maria, la Madre di Gesù Cristo Dio è un modo ortodosso ed esaustivo di riferirsi a Maria: "la" (Madre di) in quanto Madre unica di un fatto storico unico e irripetibile, quale è stata l'Incarnazione, Gesù, che in ebraico antico vuol dire Il Salvatore: il nome di persona che Ella diede per suo Figlio, secondo la volontà di Dio che gli fu annunciata dall'Arcangelo Gabriele.
Purtroppo oggi questa celebrazione nella quale ricorre il nome di Maria, come compleanno della Madre di Dio, e quindi festeggiata con tutto gli onori, è stata soppiantata dalla Giornata mondiale per la Pace, voluta dal Papa Paolo VI, con lo slogan “Ogni uomo è mio fratello”, nonché dalla celebrazione più “civile” così detta Capodanno, che nel far principiare l'anno il 1° di gennaio si ricorre a quello che viene chiamato stile moderno o della Circoncisione (riferita naturalmente a quella del Cristo).
Storicamente al momento della riforma di Papa Gregorio XIII, promulgata nel 1582 per rimediare ad alcune imprecisioni del calendario giuliano, diversi erano gli stili seguiti per segnare l'inizio dell'anno: nei Paesi anglosassoni, ad esempio, vigeva lo stile dell'Incarnazione che fissava il capodanno al 25 di marzo; tale data era in uso anche da Pisa e Firenze.
Non fu però la riforma gregoriana a portare immediatamente l'uniformità in questo mosaico di differenze: l'estensione generale del calendario, tuttavia, fece diventare di uso sempre più comune l'adozione del 1° gennaio come data del Capodanno.
Ma ritorniamo a Maria, quale Madre di Dio, poiché mi sembra che l'attenzione oggi è concentrata più sul nome Maria, che non quello che ne è la sostanza per cui si celebra Maria, ossia che Maria è MADRE DI DIO...e scusate se è poco...
E questo ce lo ricorda Paolo nella sua splendida lettera ai Galati: “Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna...”, quindi nato da ciccia umana, non per qualche congiunzione strale deistica o ancor peggio per fecondazione assistita o in vitreo.
Maria portò nel ventre e generò, come tutte le donne di questo mondo, Colui che sarebbe stato chiamato “Gesù”, Figlio dell'Altissimo, e soffrì come tutte le donne le doglie, il travaglio, il parto, magari anche in condizioni precarie d'igiene e d'ambiente, eppure lo generò, e lo donò all'umanità, non avendo neppure la gioia di dare il nome a Colui che, Dio e uomo, aveva generato dal suo grembo inviolato.
E in quella gravidanza, in quella sublime maternità noi tutti dobbiamo trovare la nostra collocazione di figli di Dio, e se siamo figli di Dio siamo anche eredi per grazia di Dio del regno di Dio attraverso lo Spirito Santo.
Interessante il passaggio lucano là ove dice: “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.”
Orbene la meditazione richiede tempo, silenzio, pace... pace dentro di noi, pace con noi, per noi...e forse sta qui la logica stringente della Pace: la Pace non è, la Pace si vive. Ci sta benissimo che, al tempo di Maria, vivere il tempo era molto meno stressante e che la famiglia non era mononucleare, ma “Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda la pace.” recita il Libro dei Numeri 6,26 e che viene ripreso da Cristo nella sua vita quando dice ai suoi discepoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.” (Gv 14,27), che per altro strida con un altro passo evangelico di Matteo (Mt 10,34 traduzione Diodati) che dice: “Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a rimettervi la pace, ma la spada.” (ma di questo ne parleremo un'altra volta).
Una cosa però che mi ha sempre colpito è che Gesù pubblicamente, almeno nei Vangeli canonici, non chiama mai Maria sua madre, ma solo donna (nozze di Canaa, Passione ecc.), e non so se ciò dipenda dalla cultura maschile ebraica, ma di certo più di una riflessione la può suscitare.
Concludendo ecco qui un breve elenco di feste da calendario ricorrenti il nome di Maria o suo assimilabile: 1 gennaio-Maria SS. Madre di Dio, 11 febbraio-N.S. di Lourdes, 24 maggio-Maria Ausiliatrice, 31 maggio-Visitazione Beata vergine, 16 luglio-Beata Vergine del Carmelo, 5 agosto- Madonna della Neve, 15 agosto-Assunzione Beata Vergine, 22 agosto-Beata Vergine Maria Regina, 8 settembre-Natività di Maria Vergine, 12 settembre-S.S. nome di Maria, 15 settembre-Beata Maria Vergine Addolorata, 7 ottobre-Beata Vergine del Rosario, 21 novembre-Presentazione Beata Vergine Maria, 8 dicembre-Immacolata Concezione, 10 dicembre-Nostra Signora di Loreto, magari ricordiamocele dicendo un'Ave Maria, ricordandoci sempre che Lei, la nostra Madre e Madre di Dio, ci chiede di saper meditare in cuor nostro quanto la Vita ci dona.

Domande
- Per me come singolo, cosa rappresenta Maria, madre di Dio? Un modello di sottomissione o una donna che nella sua dogmaticità rappresenta il volto femminile di Dio?
- Per me come famiglia, Maria, madre di Dio, la vivo come donna che sa essere attenta all'altro senza voler essere in prima fila, oppure?
- Per me come comunità, seguire Maria, madre di Dio, è seguire passivamente riti e liturgia o essere animatrice di atteggiamenti concreti di servizio e di fiducia nei disegni di Dio?

Maria Grazia e Claudio Righi di Pisa

 

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