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TESTO Commento su Gv 1, 1; 9-12; 14

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Natale del Signore - Messa del Giorno (25/12/2017)

Vangelo: Gv 1,1-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 1,1-18

1In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

2Egli era, in principio, presso Dio:

3tutto è stato fatto per mezzo di lui

e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

4In lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

5la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno vinta.

6Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

7Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

8Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla luce.

9Veniva nel mondo la luce vera,

quella che illumina ogni uomo.

10Era nel mondo

e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;

eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

11Venne fra i suoi,

e i suoi non lo hanno accolto.

12A quanti però lo hanno accolto

ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo nome,

13i quali, non da sangue

né da volere di carne

né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati.

14E il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria,

gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre,

pieno di grazia e di verità.

15Giovanni gli dà testimonianza e proclama:

«Era di lui che io dissi:

Colui che viene dopo di me

è avanti a me,

perché era prima di me».

16Dalla sua pienezza

noi tutti abbiamo ricevuto:

grazia su grazia.

17Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,

la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

18Dio, nessuno lo ha mai visto:

il Figlio unigenito, che è Dio

ed è nel seno del Padre,

è lui che lo ha rivelato.

«In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio... Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio... E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi».
Gv 1, 1; 9-12; 14

Come vivere questa Parola?
A Natale la Liturgia prevede la possibilità di tre sante Messe: la Messa della notte, la Messa dell'aurora e la Messa del giorno. Data la brevità dello spazio, mi soffermerò sul Vangelo della Messa del giorno: è il celebre prologo del Vangelo di Giovanni. La proposta di tale testo nella liturgia di questo giorno aiuta la nostra meditazione a tenerci lontani da interpretazioni banali e un po' sdolcinate del Natale di Gesù.
Si tratta della pagina più impegnativa di tutta la liturgia natalizia, ma densa di profondi significati teologici e spirituali. In essa siamo invitati a scrutare dentro il mistero del Verbo di Dio incarnato: il Figlio eterno del Padre, generato e non creato, rivestito di tutta la grandezza e potenza di Dio, eppure “svuotato” della gloria fino al punto di farsi piccolo bambino in-fante (non-parlante). Lui, la Parola divenuta silenzio, che non si impone alle sue creature, ma si propone con la piccolezza e l'umiltà di un Bambino, che lascia all'uomo la libertà di accoglierlo e anche di rifiutarlo.
Ma, al di là di questo dramma, il motivo grande che oggi ci raccoglie in festosa assemblea eucaristica, nella celebrazione del Natale del Signore, è che la sua nascita è il solenne compimento della sua volontà divina di trasformare in “figli di Dio” tutti quelli che credono in Lui: «A quanti però lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio». Si avvera così l'assioma caro a molti Padri della Chiesa, a cominciare dal Padre che lo cita per primo (riportato più sotto) e che si può riassumere così: Dio si è fatto uomo, perché l'uomo diventi Dio.

Allora tutto cambia: la vita, la morte, l'amore, la gioia, il dolore, cambia il presente e soprattutto cambia il futuro! Un gioioso e affettuoso “Buon Natale” a tutti!

La voce di un grande Padre e Vescovo della Chiesa antica
“Il Verbo di Dio Gesù Cristo Signore nostro, per il suo sovrabbondante amore si è fatto ciò che siamo noi, per fare di noi ciò che è lui stesso”.
S. Ireneo di Lione, Contro le eresie, libro V prefazione

Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it

 

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