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TESTO Commento su Ef 5,15-20

Monastero Domenicano Matris Domini  

XX Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (16/08/2015)

Brano biblico: Ef 5,15-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 6,51-58

51Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

52Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. 54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. 57Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. 58Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Collocazione del brano
Continuano le esortazioni della parte finale della lettera agli Efesini. Nel capitolo 5 tali esortazioni sono divise in tre parti. La prima riguarda l'amore, la seconda la fede e la salvezza che si ottiene attraverso un'illuminazione da parte di Cristo. La terza riguarda in generale lo Spirito, che alimenta la saggezza cristiana e sollecita la scoperta della volontà del Signore nella comunità. E' proprio questa parte che leggiamo in questa domenica del tempo ordinario.

Lectio
15fate molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi,
Queste esortazioni valgono per tutti i tempi. I cristiani non possono vivere alla giornata, bensì devono rimanere vigilanti, ragionando sulle proprie azioni, cercando di compiere la volontà di Dio.

16facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi.
Quindi anche il tempo non va sprecato. Questo Paolo lo dice forse all'interno di un clima di attesa apocalittica: per i tempi finali si prevede una degenerazione generale che metterà a dura prova i fedeli.

17Non siate perciò sconsiderati, ma sappiate comprendere qual è la volontà del Signore.
Chi è vigilante non spreca il tempo, ma approfitta di tutte le situazioni per conoscere quale sia la volontà di Dio.

18E non ubriacatevi di vino, che fa perdere il controllo di sé; siate invece ricolmi dello Spirito, 19intrattenendovi fra voi con salmi, inni, canti ispirati, cantando e inneggiando al Signore con il vostro cuore,
Paolo contrappone l'ebbrezza prodotta dal vino a quella che viene dallo Spirito, dalla gioia della presenza Dio. Questa pienezza si esprime nella gioia del canto. Canto che attinge dal tesoro delle Sacre Scritture.

20rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.
La pienezza trabocca nella gratitudine per tutto ciò che accade e che si riconosce viene dalla mano del Signore.

Meditiamo
- Cosa significa per me vivere da saggi?
- Ho mai sentito in me l'ebbrezza dello Spirito?
- Sono grato al Signore per tutto ciò che ho ricevuto?

 

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