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TESTO Commento su Ef 4,17.20-24

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XVIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (02/08/2015)

Brano biblico: Ef 4,17.20-24 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 6,24-35

24Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. 25Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».

26Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. 27Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». 28Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». 29Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

30Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? 31I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». 32Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. 33Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». 34Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». 35Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!

Collocazione del brano
Continuano le esortazioni di Paolo a comportarsi in maniera degna della vocazione ricevuta. Il comportamento degli Efesini che hanno abbracciato la fede non può più essere quello di prima, di quando erano pagani. C'è uno stile di vita, l'uomo vecchio che non può più esistere: la fede rende uomini nuovi.

Lectio
Fratelli, 17vi dico e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri.
La formula di inizio è solenne, importante, come importante è ciò che Paolo sta per dire agli Efesini. Vi scongiuro, vi attesto... Paolo chiede di abbandonare la condotta dei pagani, i quali si perdono nella venerazione delle realtà naturali. Essi si perdono in pensieri vani, poiché tutto il mondo è creatura di Dio e porta a Lui. La nostra lettura salta due versetti che tratteggiano la condotta morale dei pagani.

20Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, 21se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù,
Questo versetto segna la svolta. Gli Efesini non hanno conosciuto il loro Dio attraverso la sfrenatezza dei costumi e l'immoralità. Il taglio è scolastico, catechistico. Il Cristo si impara, si ascolta, in lui si è istruiti. E' una conoscenza vitale, una verità che ti cambia la vita.

22ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l'uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli,
Questa conoscenza diventa un piccolo ma concreto programma di vita. Si ripropone qui il tema classico delle due vie, quella che conduce alla vita e al bene e quella che porta al male e alla morte. Bisogna abbandonare l'uomo vecchio, l'uomo pagano che segue i piaceri e le passioni. Passioni ingannevoli perché non portano a una vera felicità.

23a rinnovarvi nello spirito della vostra mente 24e a rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità.
La strada da prendere è quella che troviamo nello spirito della nostra mente, l'azione di Dio all'interno di ogni persona. I fedeli vengono chiamati a rivestire l'uomo nuovo, riferimento al vestito bianco del battesimo, e a seguire la giustizia, quella dettata dal Vangelo. Un'altra via è quella della vera santità: l'esistenza dell'uomo fedele che cerca di seguire il progetto e la volontà di Dio.

Meditiamo
- C'è uno stile di vita “pagano” che possiamo seguire ancora oggi?
- Porta a una vera e duratura felicità?
- Cosa significa per me oggi rivestire l'uomo nuovo?

 

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