PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su 1Gv 2,1-5a

Monastero Domenicano Matris Domini  

Monastero Domenicano Matris Domini è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

III Domenica di Pasqua (Anno B) (19/04/2015)

Vangelo: 1Gv 2,1-5a Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 24,35-48

35Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

36Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 37Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». 40Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». 42Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.

44Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture 46e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni.

Collocazione del brano
La nostra lettura della prima Giovanni ritorna indietro al capitolo 2. Nel primo capitolo l'autore ha dichiarato che tutto quello che ha visto e udito, cioè il Verbo della vita, lo avrebbe annunciato anche a noi perché questo ci facesse entrare nella comunione con loro, inteso forse la comunità cristiana. E questa comunione si estende anche al Padre e al Figlio.
La lettera poi continua con l'affermazione che Dio è luce e in lui non vi sono tenebre. Quindi chi segue il Signore deve camminare nella luce, non può più vivere nella menzogna e nel peccato. Ecco dunque il brano di oggi e quello che ci dice sul peccato e sugli aiuti che possiamo ricevere se abbiamo peccato.

Lectio
1 Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto.
Se Dio è luce il cristiano ha un motivo in più per non vivere nelle tenebre, ma nella gioia di questa comunione piena di luce. Se però ci ritroviamo ancora mancanti, perché limitati nella nostra condizione umana, non dobbiamo avere paura. Abbiamo un Paraclito. Questo personaggio misterioso viene più volte citato nel Vangelo di Giovanni. Nel linguaggio giuridico del tempo era l'avvocato, colui che veniva chiamato accanto a quanti erano in carcere in attesa di giudizio e portava le ragioni della loro innocenza. Per il vangelo di Giovanni è soprattutto il consolatore, lo Spirito Santo, che insegna e fa comprendere la Parola di Dio. Qui è Gesù, visto come avvocato che ci difende davanti a possibili accuse. Solitamente l'accusatore non è Dio, ma il diavolo, che fa venire scrupoli, dubbi, inutili sensi di colpa. Gesù è il solo giusto davanti a Dio e Lui solo ci difende e ci permette di essere liberi dal nostro peccato.

2È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Gesù può fare questo perché è stato la vittima di espiazione per i nostri peccati. E' lui l'Agnello che è stato immolato una volta per tutte per salvare non solo il suo popolo, ma tutto il mondo, prigioniero del male e della morte.
3Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti.
Noi lo abbiamo conosciuto, ci è stata annunciata la sua morte, abbiamo conosciuto il suo amore e la forza liberatrice del suo sacrificio. Si tratta di una conoscenza profonda, una vera esperienza, non una conoscenza superficiale, solo di testa, ma anche di cuore. Quindi si manifesta in una forte comunione, si vede perché osserviamo i suoi comandamenti. Torna qui l'argomento dei comandamenti, di cui abbiamo parlato anche nel brano di domenica scorsa.

4Chi dice: "Lo conosco", e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c'è la verità.
C'è un fare che segue necessariamente il conoscere. Altrimenti si cade nella menzogna, nell'ipocrisia.

5Chi invece osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto.
L'ascolto e della sua Parola e il compiere la sua volontà invece ci permette di essere davvero nella luce e nella verità. Permette all'amore di Dio di abitare in modo pieno e perfetto in noi, ci permette di dare una testimonianza autentica, senza finzioni.

Meditiamo
- Mi riconosco peccatore? So accogliere il perdono di Dio?
- Cerco di ascoltare la Parola del Signore e di compiere ciò che Lui mi chiede?
- Ho potuto sentire in me l'amore che Dio ha nei miei confronti?

 

Ricerca avanzata  (54000 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: