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TESTO Commento su Giovanni 14,15-21

Missionari della Via  

VI Domenica di Pasqua (Anno A) (21/05/2017)

Vangelo: Gv 14,15-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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15Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, 17lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. 18Non vi lascerò orfani: verrò da voi. 19Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. 21Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Dato che ci stiamo avvicinando alla Pentecoste, soffermiamoci sulla figura dello Spirito Santo. Vediamo 3 piccoli passaggi:
1. Il termine originale in greco di Consolatore è Paraklito, che significa principalmente difensore e consolatore. Letteralmente vuol dire chiamare presso, che in latino suona ad-vocatus; richiama il concetto di avvocato difensore, che nei tribunali antichi veniva chiamato dall'imputato perché lo aiutasse a difendersi. L'avvocato, a differenza di oggi, non parlava al posto dell'imputato, ma gli stava accanto suggerendogli nell'orecchio le parole con cui difendersi dall'accusa. Ecco dunque una prima cosa che fa in noi lo Spirito Santo: ci consiglia, ma senza sostituirsi a noi: è il Consigliere perfetto. Quante volte ci chiediamo: e ora che faccio? Quale strada prendo? Che bello sapere che in noi abbiamo un Maestro interiore pronto a guidarci!

2. Nei primi secoli della Chiesa, specie durante le persecuzioni (cfr At 9,31), lo Spirito Santo è stato sperimentato come difensore e avvocato divino di fronte agli accusatori (il diavolo e il mondo), come Colui che assiste i martiri e che davanti ai giudici mette loro in bocca parole inconfutabili, sostenendoli nel testimoniare la Verità fino a dare la vita per Gesù! Anche oggi non mancano cristiani che in tante parti del mondo continuano a testimoniare la loro fede fino al martirio. Ma non solo nel martirio fisico: lo Spirito Santo infatti ci dona fortezza per vivere la nostra vita ordinaria in modo straordinario! Quanti "santi nascosti" abbiamo anche oggi, giovani e adulti che testimoniano senza vergogna la loro fede, «pur fra incomprensioni ed ostilità, sulla strada della verità e dell'onestà» (cfr san G. Paolo II). «Ringraziamo il Signore per questi cristiani che sono di una santità nascosta: è lo Spirito Santo che hanno dentro che li porta avanti! E ci farà bene pensare a questa gente: se loro fanno tutto questo, se loro possono farlo, perché non io?» (Papa Francesco).

3. Uscendo dall'era delle persecuzioni, l'accento è posto maggiormente sul concetto di Consolatore di fronte alle tribolazioni e sofferenze di ogni giorno. Lo Spirito Santo, ci ha detto Gesù, "sarà sempre con voi": cioè lo Spirito Santo è consolatore perché non ti lascia mai solo! Per questo Gesù ci ha detto che non ci avrebbe lasciato orfani e che era addirittura un bene per noi che se ne andasse: sì, perché non sarebbe più stato fisicamente presente tra noi, ma in noi, dentro il nostro cuore, mediante il dono dello Spirito Santo, che è Amore! Quante volte nella vita sperimentiamo una solitudine radicale, un vuoto interiore; specie dopo una difficoltà, un'incomprensione, una malattia improvvisa, un lutto... altre volte lo sperimentiamo anche senza aver vissuto qualcosa di doloroso: ci manca qualcosa: magari abbiamo tanto, ma non basta mai.. l'unico che può saziare davvero l'infinito che abbiamo dentro, quella scintilla di eternità che Dio ha posto nel nostro cuore, l'unica risposta a questo vuoto è lo Spirito di Dio, il Consolatore, cioè Colui che sta assieme, che cammina accanto, che siede con te, nella tua solitudine. Lo Spirito Santo è l'unica persona che toglie la solitudine, toglie il senso di vuoto. Il credente, se sta davanti a Dio, è sempre consolato. Può avere qualunque situazione, può stare anche in punto di morte: non è solo. Ed è diverso essere soli da essere con un Altro che ti ama. E se quell'Altro poi è il Signore della vita, è diverso ancora. E c'è una gioia e una consolazione interiore che nessuno ti può dare se non Dio stesso, e nessuno ti può rapire. E questo infatti resta in eterno con noi e c'è sempre dentro se uno guarda all'amore del Signore per lui (S. Fausti).

 

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