PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Rolling stones

Paolo Curtaz  

Domenica di Pasqua - Risurrezione del Signore (Anno A) (16/04/2017)

Vangelo: Gv 20,1-9 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 20,1-9

1Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». 3Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, 7e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. 8Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

È la festa delle pietre rotolanti.

Dei macigni che ingombrano il cuore, che intossicano la vita, che impediscono la luce.

Dei massi che pensiamo possano fermare Dio, tombarlo, annientarlo, sopprimerlo, zittirlo, svilirlo.

E che, così, per ridere, di colpo, precipitano e si sbriciolano.

Così pensavano di fare i nemici del Nazareno. Quelli che lo ritenevano eccessivo.

Poco religioso e zelante, poco osservante delle norme, poco rispettoso delle autorità.

E allora, da vigliacchi, in fretta, di nascosto, lo hanno fatto fuori.
Disperdendo i suoi pavidi e attoniti discepoli.
Chiusa la vicenda Gesù falso profeta.

Alla vigilia di una grande festa, così da passare inosservata.

E, eccesso di prudenza, per evitare le mosse inattese dei soliti fanatici, fanno vegliare la tomba da soldati annoiati e armati.

Vegliare un cadavere per evitare che un manipolo di pecorai e pescatori lo rubi, sai che pericolo.
E invece.

Non è qui

Stanotte, a chi ha avuto la gioia di partecipare alla più importanti delle veglie di preghiera cristiane, nel vangelo di Matteo un angelo impudente ha detto alle donne affrante di smettere di cercare il crocefisso.

Loro erano tutte pronte, dopo la lunga notte insonne, e volevano, ultimo gesto di femminile e squisita attenzione, ripulire quel corpo squarciato, sepolto frettolosamente.

Come facciamo noi che pensiamo di rendere onore a Dio imbalsamandolo.

Che crediamo di renderlo felice costruendogli monumenti, non diventando testimoni.
Pronti a versare chili di profumo e di unguenti mielosi.
Ma non a convertirci.

Noi che abbiamo indossato la maschera del penitente e dell'affranto ai piedi della croce.
E invece, Dio non c'è.
Nessun crocefisso.
Nessun cadavere su cui piangere.

Sparito, svanito, partito, andato.

Se Dio, per noi, è una buonanima da venerare, ammonisce l'angelo, abbiamo clamorosamente sbagliato indirizzo. Non è qui.

Sarà questa la ragione per cui stentiamo a incontrare Dio? Perché continuiamo a bussare alla porta di un sepolcro?

Rolling stones
Le donne salendo al sepolcro sono preoccupate.
Una grande pietra le separa dal corpo del Maestro.
Chi sposterà la pietra?
Preoccupazione legittima. Ma inutile.

Quale pietra ha sepolto la nostra fede? Quale tiene lontano Dio dalla nostra vita? Quale ci impedisce di essere veramente felici?

Viviamo accampando scuse, ponendo condizioni alla nostra felicità
Se fossi, se avessi, se potessi...

Non è vero. Se non sono felice qui e ora non potrò mai essere felice.

E le ferite, i dubbi, gli squarci del passato, la pietra tombale che non riusciamo a togliere Dio la scaraventa per aria.

Gettando a gambe all'aria anche i poveri soldati che pensavano di ingabbiare Dio.

Anch'io
Voglio esserci, ancora e ancora Signore.

Nel cuore vibra l'attesa per questo giorno, per quella Pasqua ultima che attende la Storia e la mia storia.

La mia pietra è stata ribaltata, finalmente. E tu ancora mi dici di non toccarti, di non bloccarti.
Altre pietre sono da scardinare. Una per ogni cuore.

La tua missione di ribaltatore di pietre non finirà mai.

A me chiedi di correre al sepolcro, come Pietro e Giovanni.
Di vedere le bende, di vedere i tanti segni.
E di trarne le conseguenze.
A me chiedi di vivere da risorto, perché risorto con Cristo.

Di cercare le cose lassù, cioè quelle dell'anima, quelle dentro, quelle vere, quelle assolute.

Quest'anno, dopo secoli, il mausoleo che custodisce quel che resta della tua tomba, nei millenni meta di pellegrinaggi ma anche vituperata da chi ti odiava, è stato finalmente restaurato, dopo secoli di incuria e di mancato accordo fra i cristiani.

Non è un bel monumento. Anzi, è piuttosto bruttino, un pesante neobarocco zarista ottocentesco. E custodisce quel che resta di una tomba scavata nella roccia. Qualche metro di roccia calcarea foderati da preziosi marmi.

Stupisce e fa sorridere che milioni di uomini e donne, nella storia, abbiamo percorso migliaia di chilometri, in altre epoche rischiando pure la vita, per vedere una tomba vuota.
Non il mausoleo di Lenin. O la tomba di Elvis Presley.
Nessun corpo è custodito fra quelle mura.

Inutile cercarlo fra i morti.

Lode a te Dio vincitore.

Clicca qui per guardare il video del commento di Paolo Curtaz per la stessa domenica

Conferenze di Paolo ad aprile: Milano 10/05 ore 18,00: Il cercatore, lo scampato, l'astuto e il sognatore Storie di patriarchi e matriarche, Via Gherardini 2 (Arco della Pace) - Brescia 15/05 ore 20,30: Sul dolore, Auditorium San Fedele, piazza Zamara, Palazzolo sull'Oglio - Milano 16/05 ore 21: Perché restare cristiani?, Cesano Maderno - Vicenza 17/05 ore 20,30, Maria con i piedi per terra, Parrocchia Immacolata, Via Trieste 138, Zané, Bologna 18/05 0re 21: L'eucarestia, Madonna del lavoro, via Ghirardini 15, Ravenna 19/05 ore 20,45 Diventare famiglia: Patriarchi e Matriarche ci raccontano, Chiesa di S.Maria Assunta, Solarolo; Lugano 20/05, ore 14,30/17,00: Le parabole, Centro della Trasfigurazione, via Polar 35, Breganzona

Libri di Paolo Curtaz

 

Ricerca avanzata  (53706 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: