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TESTO Commento su Matteo 4,1-11

don Michele Cerutti

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I domenica di Quaresima (Anno A) (05/03/2017)

Vangelo: Mt 4,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 4,1-11

1Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». 4Ma egli rispose: «Sta scritto:

Non di solo pane vivrà l’uomo,

ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

5Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio 6e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo

ed essi ti porteranno sulle loro mani

perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

7Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:

Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria 9e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». 10Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti:

Il Signore, Dio tuo, adorerai:

a lui solo renderai culto».

11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

La Quaresima ci introduce a vivere con intensità il centro dell'anno liturgico che è il Triduo Pasquale con gli eventi di morte e risurrezione: dura 40 giorni.
40 è un numero che ci richiama l'Antico Testamento:
- i quaranta giorni del diluvio universale;
- i quaranta giorni passati da Mosè sul monte Sinai;
- i quaranta giorni che impiegarono gli esploratori ebrei per esplorare la terra in cui sarebbero entrati;
- i quaranta giorni di cammino del profeta Elia per giungere al monte Oreb;
- i quaranta giorni di tempo che, nella predicazione di Giona, Dio dà a Ninive prima di distruggerla;
- i quaranta anni trascorsi da Israele nel deserto.
Il tempo quaresimale si introduce con il Vangelo delle tentazioni ad opera del demonio che Gesù deve subire nel deserto, dove viene condotto dallo Spirito Santo.

Il tempo di Quaresima è un tempo in cui siamo invitati ad affrontare il nostro deserto da un lato e le tentazioni dall'altro. Il deserto è un luogo in cui ogni difesa viene meno perché siamo davanti a noi stessi e al nostro vuoto interiore e impotenza e solitudine. E' nel deserto che incontriamo i nostri limiti e scopriamo che non possiamo farcela sa soli. Qui Gesù ha digiunato e allora per i cristiani delle prime comunità il digiuno diventava un modo per affrontare il proprio deserto e poterlo attraversare con Cristo per giungere come ha fatto il popolo nel deserto. Per Israele, i quarant'anni nel deserto si caratterizzarono per essere un periodo di prova e Cristo ha portato a compimento la permanenza di Israele nel deserto e ci dimostra che anche il nostro cammino verso la Terra Promessa passa attraverso il deserto.
Durante la Quaresima addentriamoci anche noi con Cristo nel deserto. Siamo costretti in questo tempo ad affrontare la nostra nudità ove sentiamo che non bastiamo a noi stessi e siamo costretti ad affrontare la nostra realtà più intima. Cresciamo nella consapevolezza che siamo creature di Dio e che a Lui dobbiamo il nostro essere perché senza di lui si sprofonda nel nulla. Nel digiuno si rimuove l'involucro e prendiamo coscienza di tutta la rabbia che c'è in noi e i nostri desideri insoddisfatti.
Con il digiuno non cerchiamo più nulla da noi stessi, ma tutto da Dio. Allora comprendiamo che la Quaresima vuole rendere il nostro corpo, la nostra anima e la terra intera ricettivi alla vita divina che irromperà nella Pasqua.
Altro tassello importante è l'elemosina perché mentre ristabilisce la giustizia tra gli uomini, ci aiuta a comprendere che tutto appartiene a Dio e ci libera dal peso di un attaccamento smodato ai nostri beni. Digiuno ed elemosina ci riconducono alla dimensione della povertà e nel momento in cui siamo poveri il nostro animo è predisposto alla preghiera in maniera autentica. L'uomo scopre ciò di cui ha veramente bisogno. La ragione della preghiera, infatti, non è ricordare a Dio le nostre necessità. Dio sa molto bene ciò di cui abbiamo bisogno, siamo noi che non lo sappiamo e per questo dobbiamo entrare nello sguardo di Dio che ci ha creati e ci ama.
Per quanto riguarda la preghiera cerchiamo di partecipare sempre alla Santa Messa, perché è importante la preghiera comunitaria. Cerchiamo di confessarci per chiedere perdono dei nostri peccati. Riserviamo più tempo a Dio, ritagliamo uno spazio di tempo per stare con Lui nella preghiera.
Consigli utili per una preghiera intensa in Quaresima:
1.Misteri dolorosi del Rosario
2. Via Crucis (anche solo le stazioni)
3. Lettura del Vangelo
4. Salmi penitenziali
5. Visita a Gesù Eucaristico
6. Valorizzare le ore 15
7. Partecipare ogni giorno alla Comunione

 

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