TESTO Commento su Ab 1,2-3;2,2-4
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XXVII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (02/10/2016)
Brano biblico: Ab 1,2-3;2,2-4

In quel tempo, 5gli apostoli dissero al Signore: 6«Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
7Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? 8Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? 9Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 10Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
«Oracolo che ebbe in visione il profeta Abacuc. Fino a quando, Signore, implorerò e non ascolti, a te alzerò il grido: "Violenza!" e non soccorri? Perché mi fai vedere l'iniquità e resti spettatore dell'oppressione? Ho davanti rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese. Non ha più forza la legge, né mai si afferma il diritto. L'empio infatti raggira il giusto e il giudizio ne esce stravolto.
Il Signore rispose e mi disse: «Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette perché la si legga speditamente. È una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non mentisce; se indugia, attendila, perché certo verrà e non tarderà». Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede».
Abacuc 1,1-4 cap. 2.2-4
Come vivere questa Parola?
Il profeta Abacuc visse alla fine del secolo VII prima di Cristo. Il suo fu un tempo molto duro per le continue invasioni assiro babilonesi. Egli però rimase fedele al vero Dio e, nei suoi brevi ma intensi scritti profetici, è ancora attuale. Ci rende persuasi che la fedeltà a Dio è fondamento della vita del credente a cui, per questo, sarà accordata la visione della fedeltà di Dio.
Nel quadro che Abacuc dà del suo tempo egli descrive situazioni che purtroppo si ripetono nello scorrere dei tempi. Ecco una sua costatazione di ciò che capitava allora: "Non ha più forza la legge, né mai si afferma il diritto. L'empio raggira il giusto e il giudizio né esce stravolto" (Abacuc 1,4)
Dopo aver osato porre domande inquisitorie a Dio (che non sono però mai blasfeme) Abacuc, al capitolo 2 presenta la risposta di Dio: "Scrivi la visione e incidile bene nelle tavolete perché la si legga speditamente. È una visione che attesta un termine, parla di scadenza e non mentisce; se indugia attendila perché certo verrà e non tarderà. Ecco: soccombe chi non ha l'animo retto, ma il giusto vivrà per la sua fede.
Signore, comprendo sempre meglio che la fede non può sfociare in devozionalismi ma in una vita che si lascia continuamente orientare da Dio perché crede e si fida della sua Parola. Per questo ti chiedo la grazia di essere fedele alla tua Parola, senza infilarmi in creduloneria cieca senza fondamento di ragione e di Fede.
La voce di un'eremita di città
"La fede è l'unica via per comprendere il mistero della storia".
Antonella Lumini
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org