PERFEZIONA LA RICERCA

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Matteo 5,33-48

don Michele Cerutti

XIV domenica dopo Pentecoste (Anno C) (21/08/2016)

Vangelo: Mt 5,33-48 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Gesù inizia il suo ministero e conduce sulla montagna i suoi discepoli.
Nella Bibbia la montagna è luogo della presenza di Dio, quindi della bellezza, del silenzio meditativo, della perfezione e della prova. Si fa così simbolo dell'elevazione dell'uomo.
Sul Sinai Mosè riceve la legge.
Su una montagna Gesù sceglie tra i suoi discepoli i dodici Apostoli; su un monte guarisce molti malati, sfama cinquemila persone. E' anche luogo di preghiera: dopo la prima moltiplicazione dei pani Gesù si ritira dalla folla: salì sul monte, solo, a pregare. Sul Monte Tabor si farà vedere nella sua luce splendente di Messia; ancora poi si rivelerà su di un Monte della Galilea, come a colui cui è stato dato ogni potere. Il Monte degli Ulivi, luogo del pernottamento e della sua agonia, è tappa verso l'ultima altura della sua vita terrena, il Monte Calvario, su cui venne innalzata la croce. Dalla cima del Monte degli Ulivi, ascenderà al cielo.
Sul monte consegna il programma di vita del discepolo che è il tema dominante di questo capitolo 5 di Matteo.
Egli non è venuto a sopprimere neanche uno iota della Legge antica, ma cerca di portarla a compimento.
Egli entra nel dettaglio e l'analizza questa legge.
Nel libro dei Numeri al capitolo 30 viene detto: "Non spergiurare" e si aggiungeva che doveva giurare per il Signore.
Nella storia ebraica il giuramento deve essere stato caratterizzato da forti abusi e diventavano strumenti di oppressione nei confronti del popolo.
Vi erano sottili distinzioni che riflettevano i dibattiti delle varie scuole farisaiche, ciò che rendeva valido un giuramento, per cui se si giurava per l'oro del tempio o per le offerte poste sull'altare, l'ebreo rimaneva vincolato al suo giuramento, mentre se giurava per il tempio o per l'altare questo non lo impegnava ela validità del giuramento veniva legata al valore venale delle cose, trascurando invece ciò che le rendeva sante e dava loro validità spirituale e dignità morale: il tempio e l'altare.
Gesù si impone con autorità contro questo sistema di giuramenti e contro questo diffuso malvezzo del giurare, spesso ingannatore,: "Ma io vi dico di non giurare affatto" (Mt 5,34a), riconducendo l'uomo alla sincerità del proprio cuore: "sia la vostra parola si si, no; il superfluo viene dal maligno".
Probabilmente questo detto di Gesù è autentico, se trova la sua eco anche in Giacomo: "Soprattutto, fratelli miei, non giurate, né per il cielo, né per la terra, né per qualsiasi altra cosa; ma il vostro "si" sia si e il vostro "no" no, per non incorrere nella condanna" (Gc 5,12). Poiché al di fuori di questa semplice e genuina verità, che deve sgorgare dal cuore, c'è soltanto la menzogna, che ha per padre satana stesso "perché è menzognero e padre della menzogna" (Gv 8,44).
Menzogna che cammina insieme con la calunnia.
Più di tante parole il Rossini nel Barbiere di Siviglia ci offre una lezione importante.
La calunnia è un venticello
un'auretta assai gentile
che insensibile sottile
leggermente dolcemente
incomincia a sussurrar.
Piano piano terra terra
sotto voce sibilando
va scorrendo, va ronzando,
nelle orecchie della gente
s'introduce destramente,
e le teste ed i cervelli
fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo:
prende forza a poco a poco,
scorre già di loco in loco,
sembra il tuono, la tempesta
che nel sen della foresta,
va fischiando, brontolando,
e ti fa d'orror gelar.
Alla fin trabocca, e scoppia,
si propaga si raddoppia
e produce un'esplosione
come un colpo di cannone,
un tremuoto, un temporale,
un tumulto generale
che fa l'aria rimbombar.
E il meschino calunniato
avvilito, calpestato
sotto il pubblico flagello
per gran sorte va a crepar.

C'è da meditare.

 

Ricerca avanzata  (54000 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: