PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Sap 11,23-24

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

XXXI Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (31/10/2004)

Brano biblico: Sap 11,23-24 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 19,1-10

In quel tempo, Gesù 1entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, 2quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. 4Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. 5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. 10Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Dalla Parola del giorno

Hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi, non guardi ai peccati degli uomini, in vista del pentimento. Poiché tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato.

Come vivere questa Parola?

Il passo della Sapienza che la liturgia di oggi ci offre tratteggia stupendamente il volto di Dio-Amore. Di fronte a lui "il mondo è come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra" che il primo sole fa evaporare e tutto ciò che esiste ha in lui le sue radici così che non esisterebbe se lui non lo volesse. Ma questa mano onnipotente che sorregge l'universo sembra sfiorare con tenerezza la fronte della sua fragile creatura. Con infinita compassione si china su di essa, ammonendo il peccatore e richiamandolo con la moderazione dei suoi castighi, pronto a sospenderli al primo accenno di pentimento. Un Dio quasi riluttante a punire, il cui cuore "freme di compassione" di fronte allo sfacelo che il peccato provoca nell'uomo. Un Dio il cui nome è "tenerezza". Quanto è lontana da questa immagine "materna" di Dio l'idea di un Dio-giudice, pronto a scagliare le saette della sua ira quando gli si voltano le spalle! E noi siamo tra queste mani tenere e forti. Se neppure il peccato può spegnere il suo amore per noi, di che cosa dobbiamo temere? C'è solo da abbandonarsi con riconoscente amore al suo amplesso, aderendo con gioia alla sua volontà, nella serena certezza che in tutto Egli cerca il nostro vero bene. Proprio per questo egli ci invita al pentimento del male commesso e a un sempre rinnovato impegno per evitarlo.

Oggi, nel mio rientro al cuore, leggerò lentamente, lasciandole calare dentro di me, le parole stupende di questa pagina biblica. Sosterò, quindi, in atteggiamento contemplativo di fronte alla sublime realtà di un Dio-Amore

Dio d'infinita tenerezza, fammi percepire l'onda d'amore di cui costantemente mi avvolgi e rendimi un vivente gioioso rendimento di grazie nel tempo e nell'eternità.

La voce di un Padre della Chiesa

La misericordia del Signore è senza limiti. Egli non vuole la morte del peccatore, ma attende la sua conversione. Per questo non vengono puniti quelli che per una volta hanno disprezzato la grazia: la misericordia infatti si aggiunge alla misericordia, e il perdono si unisce all'oblio. Le lacrime versate hanno l'efficacia di un bagno purificatore e i gemiti del pentimento riportano la grazia che per breve tempo era stata perduta.
Asterio d'Amasea

 

Ricerca avanzata  (54044 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: