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TESTO Adorerai il Signore Dio tuo e Lui solo servirai!

don Roberto Rossi  

I Domenica di Quaresima (Anno A) (13/02/2005)

Vangelo: Mt 4,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 1Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». 4Ma egli rispose: «Sta scritto:

Non di solo pane vivrà l’uomo,

ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

5Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio 6e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo

ed essi ti porteranno sulle loro mani

perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

7Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:

Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria 9e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». 10Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti:

Il Signore, Dio tuo, adorerai:

a lui solo renderai culto».

11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

La Quaresima, che abbiamo appena iniziato, è un cammino con Cristo per accogliere e sperimentare la grazia della salvezza che ci ha meritato con la sua vita, morte e resurrezione.

Il vangelo ci riporta oggi le tentazioni che Gesù subisce dal maligno, nei quaranta giorni di preghiera nel deserto. Gesù è un esempio nella sua lotta contro il maligno.

Anche la nostra vita è piena di tentazioni che vogliono allontanarci da Dio per farci prendere una direzione sbagliata. Le tentazioni esprimono la situazione dell'uomo: ogni uomo vive la fragilità, la debolezza, la tentazione; ogni uomo deve lottare contro il male; ogni uomo con Cristo può vincere il male che è in lui e attorno a lui. Cristo ci aiuta sempre a prendere la direzione giusta.

Il cristiano è colui che lotta contro il male e il peccato e, unito a Cristo, ottiene la vittoria. Questa è la grazia del nostro battesimo. Oggi l'accento è posto sulla lotta, a Pasqua sarà posto sulla vittoria di Cristo e dei redenti. Come S. Paolo che era stato un grande peccatore, ma che ora può testimoniare che la grazia vince, perché la grazia è più grande di ogni peccato.

Il racconto del peccato di Adamo ed Eva vuole ricordarci che tutti nasciamo e viviamo nella debolezza, nel peccato, nel male. Ma la Bibbia è sempre "buona notizia, annuncio di salvezza". Cristo è il nostro Salvatore; per la sua grazia possiamo avere il perdono, la pace, la vita nuova che ci esprimono tutto l'amore di Dio.

Cristo Gesù si è fatto solidale con gli uomini, in tutto simile a noi, anche nell'esperienza più terribile della tentazione e della prova, "fuorché nel peccato", cioè ha affrontato il maligno e lo ha vinto. "Egli sa compatire le nostre infermità, essendo lui stesso provato in ogni cosa - così dice la lettera agli Ebrei - accostiamoci allora con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia ed essere aiutati al momento opportuno".

Dove avvengono le tentazioni di Cristo? Nel deserto durante la sua ricerca di preghiera. Il deserto nella Bibbia è il luogo dell'incontro con Dio, ma è anche il luogo della prova; così era stato per tutto il popolo nel suo cammino dall'Egitto alla terra promessa. Dice la Bibbia: "Figlio se ti presenti a servire il Signore, preparati alla tentazione", cioè alla prova. Ma ci dice, attraverso S. Paolo: "Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione darà anche la via d'uscita".

Le tre tentazioni non sono tre prove qualsiasi, ma sono rappresentative di tutte le tentazioni o prove cui Gesù si è sottoposto nella sua vita e specialmente di quelle che lo colpiranno sulla croce. Sono anche il modello di tutte le tentazioni alle quali è sottoposto il credente.

La prima tentazione riguarda il pane, cioè i problemi della sussistenza quotidiana: il cibo, gli affetti, il lavoro. Gesù viene tentato di vivere la figliolanza di Dio in modo egoistico, usandola come potenza che risolve miracolosamente i problemi quotidiani. E' la tentazione a fare meno di Dio, come era stato per Adamo. Ma Gesù vive un'esistenza in cui non c'è altro cibo che fare la volontà del Padre.

La seconda tentazione è nella Città Santa e il diavolo si serve di una parola di Dio, interpretata a suo modo. Si propone una manifestazione spettacolare che pieghi Dio ai desideri dell'uomo, anziché far intraprendere il cammino della vera fede, quella che si affida al Dio fedele, rimanendo saldi nella prova.

La terza tentazione riguarda la sete di potere. La risposta di Gesù è il suo stile di vita in cui veramente serve Dio solo. Egli che dichiarerà che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la vita.

Il vangelo mostra le tentazioni più radicali dell'uomo e soprattutto quella di non voler essere figlio di Dio nel modo in cui lo è Gesù. Voler vivere senza Dio, negandolo o deformandone il volto, spezzare la relazione amorosa con Lui, non affidarsi alla sua paternità, arrogandosi i suoi diritti e progetti.

E' interessante notare anche come vengono espresse le tentazioni da parte del maligno: non in maniera infida, ma in maniera suadente. Il maligno conosce bene Cristo "se tu sei il Figlio di Dio", conosce bene la Bibbia e la strumentalizza per le sue tentazioni. I mezzi del maligno sono: l'uso distorto della parola di Dio, il dubbio che allontana dall'affidarsi a Lui, l'orgoglio e la sete di potere, i momenti di debolezza (il digiuno) in cui diventa più facile la ricerca di sé, l'ansia per la propria vita (prima tentazione), per il proprio futuro (seconda), per la propria affermazione personale (terza).

Ma soprattutto possiamo notare come Cristo realizza la sua vittoria con la Parola di Dio, con la sua fiducia e fedeltà al Padre, scegliendo la via non dell'onore e del potere, ma la via del servizio e della croce.

La Chiesa in questo tempo grida le parole di Gesù "Convertitevi e credete al vangelo" e ci indica gli impegni importanti della Quaresima: la preghiera e la penitenza, la parola di Dio e la carità, la mortificazione e l'amore ai poveri. Questo è il "digiuno" che ci aiuta a fare un'esperienza forte del Signore e che ci apre all'amore concreto che sa aiutare il prossimo.

 

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