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TESTO Commento su Lc 9,20-22

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

XII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (19/06/2016)

Vangelo: Lc 9,18-24 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 9,18-24

18Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». 19Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia; altri uno degli antichi profeti che è risorto». 20Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». 21Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno.

22«Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

23Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. 24Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.

«Tu sei il Cristo di Dio». «Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto».
Lc 9,20-22

Come vivere questa Parola?
Gesù, dopo una notte di preghiera, chiede ai suoi discepoli chi Egli sia, quasi una sondaggio sulla sua persona. I discepoli rispondono riportando le opinioni della gente: "Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto". A Gesù però interessa molto più la loro opinione personale e allora a nome di tutti Pietro risponde, con una professione di fede, affermando che Egli è "Il Cristo di Dio" (Lc 9,20). Subito Gesù aggiunge che Egli sarà un Messia sofferente e chiunque vuole seguirlo, deve prendere la sua croce ogni giorno.
Il vero discepolo deve imitare il Cristo nelle sofferenze quotidiane, nell'adempimento del proprio dovere, nell'accettare le prove della vita, per amore di Lui. Seguire Gesù significa allora dimostrare il nostro amore verso Dio e verso le persone umane in ogni situazione di vita ed essere solidali con le persone in difficoltà. Ogni persona è unica e irrepetibile, libera e creativa, ma ognuna è chiamata a realizzare il vangelo nella sua situazione concreta.
Gesù chiede di "rinnegare se stessi", e quindi di smettere di pensare solo a se stessi, essere egoisti e insensibili alle sofferenze degli altri; al contrario Egli ci chiede di collaborare con Lui per realizzare una nuova umanità, serena e concorde.

Fa' di noi, o Padre, i fedeli discepoli di quella sapienza che ha il suo maestro e la sua cattedra nel Cristo innalzato sulla croce, perché impariamo a vincere le tentazioni e le paure che sorgono da noi e dal mondo, per camminare sulla via del calvario verso la vera vita. (Coletta del giorno)

La voce del Successore di Pietro: Papa Francesco
"Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente". Il nostro pensiero e il nostro sguardo siano fissi su Gesù Cristo, inizio e fine di ogni azione della Chiesa. Lui è il fondamento e nessuno ne può porre uno diverso. Lui è la pietra su cui dobbiamo costruire».
Omelia del 22 febbraio 2016

D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it

 

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