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TESTO Commento su Lc 2, 48-51

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria (04/06/2016)

Vangelo: Lc 2,41-51 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 2,41-51

41I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. 43Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». 49Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 50Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.

51Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.

«... sua madre gli disse: "Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo. Ed egli rispose loro: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva queste cose nel suo cuore».
Lc 2, 48-51

Come vivere questa Parola?
Dopo averci fatto sostare ieri presso il cuore di Gesù, nella festa del Sacro Cuore, la liturgia oggi ci porta a scoprire un altro cuore, quello di Maria. Luca, che tra i sinottici è l'Evangelista più attento nel tratteggiare con pennellate magistrali la figura della Madre del Salvatore, ci presenta nel Vangelo odierno l'episodio del "ritrovamento di Gesù fra i dottori del Tempio". Il terzo Evangelista ci mostra Maria che impara a seguire il Figlio come "discepola" credente, più che come "madre". Impara a cercare Gesù non nella carne, tra i parenti e i conoscenti, ma nello Spirito, dove egli veramente si trova: "presso il Padre". La risposta di Gesù è difficile e sublime. Nazaret è in Maria un periodo fondamentale di fede intensa, ma anche di confronto, di silenzio, di discernimento nello Spirito. Maria cresce nella fede, nella memoria e diventa così il prototipo della Chiesa che crede e cresce nello Spirito.
Ecco, dunque, l'elogio più bello della capacità educativa di Maria che aiuta Gesù a crescere come uomo in una famiglia, che è casa e scuola di vita, di amore e di umanizzazione. Egli, a sua volta, come educatore e pedagogo sublime, insegna a Maria il primato assoluto di Dio contro ogni umano tentativo di invadenza nei suoi piani.
Maria, dunque, continua a confrontare dentro di sé quanto ha vissuto e sentito dal Figlio. In questo confronto nel suo cuore, la fede di Maria si irrobustisce. Magistrale quindi quella pennellata interiore dell'Evangelista sul "cuore di Maria": «Sua madre custodiva queste cose nel suo cuore».
Luca è l'unico evangelista che ci fa entrare, in punta di piedi, nel segreto più intimo del cuore di Maria!

"O Dio, che hai preparato una degna dimora dello Spirito Santo nel cuore della Beata Vergine Maria, per sua intercessione concedi anche a noi, tuoi fedeli, di essere tempio vivo della tua gloria" (dalla colletta del giorno).

La voce di un padre della Chiesa orientale
«Se qualcuno potesse vedere la Chiesa di Cristo così come è veramente unita con il Cristo e partecipa alla sua carne, non la vedrebbe altrimenti che come corpo del Signore; ma se guardasse alla purissima e più che benedetta vergine Maria, non la vedrebbe altrimenti che cuore del Cristo. Ella è centro della vita creaturale, il punto d'incontro della terra con il cielo, l'eletta, la Regina celeste e ancor più terrestre»
Nicola Cabasilas, arcivescovo di Salonicco, sec. XIV.

Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it

 

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