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TESTO Commento su Gv 16,1- 4

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della VI settimana di Pasqua (02/05/2016)

Vangelo: Gv 15,26-16,4 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto. Non ve l'ho detto dal principio, perché ero con voi.
Gv 16,1- 4

Come vivere questa Parola?
Gesù ha predetto l'odio gratuito contro di sé e la croce, poco dopo, diventa un momento di smarrimento per gli apostoli. Saranno poi la "ruminatio" e la custodia nel cuore della Parola che Gesù aveva donato in abbondanza, in modo confidenziale e intimo nel discorso di addio (capitoli 13-17 del Vangelo di Giovanni), la via che la comunità dei discepoli percorrerà per comprendere quella Croce come vittoria sul male, salvezza dell'uomo e Gloria di Dio.
Lui sa che senza la Sua Presenza noi siamo fragili, non resistiamo alla tentazione di disperarci, di scandalizzarci e ci avvisa, ci precede sempre!
Egli sa che il Suo modo di vivere "non è di questo mondo", anche se è "il più umano" e la Sua logica è una logica pagata con la croce!
Egli lo sa, ce lo dice, ma ci lascia liberi di scegliere quale Dio/dio servire, a quale Dio/dio rendere culto e questa scelta è la cartina di tornasole per capire in quale Dio/dio si crede!
Capita così che si uccide o si è uccisi, si discrimina o si è discriminati, si esclude o si è esclusi in nome di un Dio! Ma dove capitano queste cose non c'è Dio, non c'è Amore, ma il male: c'è l'ignoranza, la negazione dell'Amore del Padre e del Figlio. Ignorare il Padre equivale a non riconoscere se stessi come figli e gli altri come fratelli!

Preghiera Semplice

Signore, fa di me uno strumento della Tua Pace:
Dove è odio, fa' ch'io porti l'Amore,
Dove è offesa, ch'io porti il Perdono,
Dove è discordia, ch'io porti l'Unione,
Dove è dubbio, ch'io porti la Fede,
Dove è errore, ch'io porti la Verità,
Dove è disperazione, ch'io porti la Speranza,
Dove è tristezza, ch'io porti la Gioia,
Dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce.
Maestro, fa' che io non cerchi tanto
Ad esser consolato, quanto a consolare;
Ad essere compreso, quanto a comprendere;
Ad essere amato, quanto ad amare.
Poiché, così è:
Dando, che si riceve;
Perdonando, che si è perdonati;
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.
S. Francesco

La voce di Papa Francesco
«Oggi siamo testimoni di questi che uccidono i cristiani in nome di Dio, perché sono miscredenti, secondo loro. Questa è la Croce di Cristo: "Faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me". "Questo che è accaduto a me - dice Gesù - accadrà anche a voi - le persecuzioni, le tribolazioni - ma per favore non scandalizzatevi; sarà lo Spirito a guidarci e a farci capire"».
«Un cristiano che non prende sul serio questa dimensione "martiriale" della vita non ha capito ancora la strada che Gesù ci ha insegnato: strada "martiriale" di ogni giorno; strada "martiriale" nel difendere i diritti delle persone; strada "martiriale" nel difendere i figli: papà, mamma che difendono la loro famiglia; strada "martiriale" di tanti, tanti ammalati che soffrono per amore di Gesù. Tutti noi abbiamo la possibilità di portare avanti questa fecondità pasquale su questa strada "martiriale", senza scandalizzarci».
(Omelia S. Marta 11/05/201

suor Monica Gianoli FMA - mogianna@libero.it

 

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