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TESTO Commento su Pr 8,22-31; Sal 8; Rm 5,1-5; Gv 16,12-15

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Santissima Trinità (Anno C) (22/05/2016)

Vangelo: Pr 8,22-31; Sal 8; Rm 5,1-5; Gv 16,12-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 16,12-15

12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

La liturgia di domenica scorsa si improntava sul del mistero della morte e risurrezione di Cristo che è sempre presente nella Chiesa per opera dello Spirito Santo che agisce costantemente in essa.
Tutta la liturgia presentava il Padre che diffondeva sulla sua Chiesa, sino ai confini della terra, i doni dello Spirito Santo che solo può essere il tramite fra Dio e l'uomo.

La liturgia di questa domenica ci presenta il grande mistero della SS. Trinità. Nel Prefazio di questa celebrazione eucaristica si proclama che la Chiesa si propone di difendere, adorare e di far comprendere il mistero della Trinità alle persone, l'unità della natura e l'uguaglianza nella maestà divina
Il mistero della Trinità, infatti, va contro il nostro modo di pensare, poiché con la mente umana non è possibile neppure cercare di comprendere.
La Chiesa ci insegna che Dio è il Padre creatore, che il Figlio è il Dio Redentore e lo Spirito Santo è il Dio Amore: la Trinità fa sì che l'uomo viva nella fede, nella speranza e nell'amore.
Ogni mattina noi facendoci il segno della croce ringraziamo Dio Padre per la nuova giornata che ci concede, preghiamo il Cristo e gli affidiamo la nostra vita e chiediamo allo Spirito di illuminare tutte le azioni quotidiane.

Nella prima lettura tratta dal libro dei Proverbi ci viene presentato un preludio di trinità dove la sapienza è presente come una persona. E' stata creata da Dio prima della creazione di ogni opera, è stata formata fin dall'inizio, quando non esistevano gli abissi, le sorgenti cariche di acqua, prima dei monti e delle colline, prima delle zolle e della terra, prima di fare i cieli, di tracciare i confini del mare. Quando predisponeva le fondamenta della terra la sapienza era già presente vicino a Dio.
La sapienza di cui parlano i proverbi ci porta ad avere pazienza, che è una virtù provata, la pazienza genera la speranza e la speranza ci porta la pace; solo quando siamo in pace possiamo parlare con Dio e di Dio.

Con il ritornello del salmo 89: "O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra" il salmista vuole fare un inno di lode al Cristo Redentore.
Nei versetti troviamo l'uomo che, di fronte all'immensità e magnificenza del creato, chiede a Dio di prendersi cura di lui, tu che hai dato tutto, lo hai fatto poco meno di un Dio, gli hai dato potere su tutto il creato e su tutto ciò che tu hai creato per lui.

Nella seconda lettura l'apostolo Paolo, scrivendo alla comunità dei Romani, ricorda che per mezzo del battesimo i cristiani di Roma sperimentano l'esperienza di essere figli addottivi di Dio, vivono sulla propria pelle l'amore del Padre, la grazia del Cristo e la comunione dello Spirito Santo. Paolo esalta anche la virtù della pazienza che ognuno conosce nei momenti difficili e dolorosi della propria vita. La pazienza non delude mai e ci conduce alla speranza nella bontà del Signore e alla certezza della vita futura.
Solo l'amore che è stato messo nei nostri cuori dallo Spirito Santo ci serve, perciò lo Spirito ci aiuta ad amare Dio, non tanto a comprendere il mistero della Trinità.
L'apostolo Giovanni nel vangelo di questa domenica riferisce che il Signore in una sua manifestazione agli apostoli afferma che avrebbe ancora molte cose da raccontare, ma senza lo Spirito i suoi discepoli non sarebbero in grado di capire e di portarne il peso. E' necessario aspettare la venuta dello Spirito che vi dirà tutto ciò che ha appreso da Dio e da me, che possiedo tutto ciò che è del Padre e vi annuncerà le cose future.
Quando riceverete lo Spirito, egli vi guiderà a comprendere la verità tutta intera.
Quando noi parliamo con amici o con chi ci interroga su questioni di fede o di religione, spesso non ci sentiamo all'altezza, pensiamo che per convincerli sarebbe necessario essere degli oratori eccellenti, e forse è proprio qui che sbagliamo: il cristiano, quando parla di Dio agli altri, ai fratelli dovrebbe sempre mostrare le proprie perplessità, le proprie non sicurezze, dovrebbe conquistare con i profondi e produttivi silenzi più che con le parole, dovrebbe prima di tutto essere un innamorato del Signore, possedere la sua luce e testimoniarla con la sua vita quotidiana. Solo l'Amore di Dio che possediamo attraverso la preghiera e la comunione può farci comunicare qualche concetto e solo lo Spirito può farci comprendere veramente quello che Cristo vuole dirci ogni giorno. Quando riusciremo ad avere in noi lo Spirito di Dio, allora forse potremmo annunciare agli uomini di buona volontà quel poco che abbiamo compreso.
Solo lo Spirito Santo può farci accettare, attraverso la fede, il mistero della trinità, anche se quel Dio, uno e trino, molto spesso ci affascina quando tentiamo di comprendere il mistero con la nostra limitata mente umana.
La trinità è l'origine della famiglia umana, Trinità quale famiglia di Dio: il Padre, il figlio e lo Spirito che in ebraico è di genere femminile e quindi in essa possiamo volgere lo sguardo ed affidargli la nostra famiglia attuale.

Per la riflessione di coppia e di famiglia
- La pazienza è una virtù: Esercitiamo questa virtù nelle nostre giornate con tutti coloro che incontriamo e con quelli con cui condividiamo per lavoro o altro il nostro tempo?
- Qualcuno è paziente per propria natura, ma anche chi non lo è si sforza con tenacia di diventare pazienti?
- Paolo ci ricorda che per mezzo del Battesimo noi siamo diventati figli di Dio. Lo stress del quotidiano ci porta spesso a dimenticarci di questa meravigliosa realtà: come mai e perché?
- La famiglia nasce da Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, affidiamo alla trinità quale origine anche la nostra famiglia terrena e siamo consapevoli che la trinità ci accompagna nel nostro cammino verso la felicità futura?
- Accettiamo con serenità il fatto di non comprendere il mistero trinitario e preghiamo con fervore ed intensità le tre persone?

Gianna e Aldo - cpm Genova -

 

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