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TESTO La gioia dell'amore: Mi ami tu? Signore tu sai che ti voglio bene

don Roberto Rossi  

III Domenica di Pasqua (Anno C) (10/04/2016)

Vangelo: Gv 21,1-19 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. 3Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.

4Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 5Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». 6Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. 7Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. 8Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.

9Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 10Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». 11Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. 12Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. 13Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. 14Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». 17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. 18In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

L'apostolo Pietro, insieme agli altri, pur in mezzo alle persecuzioni, sa dare il grande annuncio della risurrezione di Gesù: "Dio ha risuscitato Gesù che voi avete ucciso appendendolo ad una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a tutti conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono"

Di Pietro possiamo ricordare la sua grande e ripetuta attestazione di amore a Gesù e la sua obbedienza al Signore.

Gesù nella sua tenerezza e misericordia vuole incontrare Pietro, che per paura lo aveva rinnegato, e gli rivolge quelle semplici e profonde domane: "Mi ami? Mi vuoi bene?" "Signore, tu sai che ti voglio bene, tu conosci tutto, tu sai che ti voglio bene!" E Gesù rinnova tutta la sua fiducia in Pietro e lo conferma nella sua missione di capo degli apostoli e della Chiesa.

Dio è Amore, Dio ci riempie di amore, chiede anche a ciascuno di noi di volergli bene, di amarlo, di imparare a vivere la vita nell'amore.

Così è per Pietro, è ora per papa Francesco, successore di Pietro, così è per ogni cristiano, per ogni famiglia.

Il papa ci ha fatto dono in questi giorni di una grande esortazione, dal titolo "La gioia dell'amore", per aiutare le famiglie e i singoli cristiani a vivere il comandamento dell'amore, secondo l'esempio e l'insegnamento di Gesù, dell'intera Bibbia, seguendo in concreto le indicazioni del grande Inno alla carità, che ci è dato nella lettera ai Corinti.

L'altra espressione forte di Pietro è: "Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini".

L'insegnamento e l'impegno per noi: amare il Signore con tutto il cuore, essere fedeli nell'obbedienza al Signore come espressione di questo amore, vivere nelle famiglie e nelle relazioni ecclesiali e sociali la "gioia dell'amore", che è il grande dono che il Signore offre al cuore di ogni persona.

 

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