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TESTO Commento su 1Cor 1,22-25

Monastero Domenicano Matris Domini  

III Domenica di Quaresima (Anno B) (08/03/2015)

Brano biblico: 1Cor 1,22-25 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 2,13-25

13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. 15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». 17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà.

18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 20Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

Collocazione del brano
Questo brano di Paolo segue i suoi rimproveri verso la comunità di Corinto che si era divisa in fazioni e il brano che contrappone la sapienza del mondo e la sapienza di Dio. La sapienza di Dio davanti al mondo sembra stoltezza perché il modo con cui ha scelto di salvare il mondo, cioè la croce, va contro le logiche del pensare umano. In questo cammino di quaresima la lettura di Paolo ci ricorda che le vie del Signore non sono le nostre e che è bene che anche noi cerchiamo di cambiare non solo il nostro modo di operare ma anche il nostro modo di pensare.

Lectio
Fratelli, 22mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza,
Paolo comincia qui la sua teologia sulla croce. Per croce si intende la morte di Gesù sulla croce. Il fatto stesso di un Dio che sceglie di morire sulla croce come un malfattore crea scandalo. Gli uomini cercano altro da Dio. I Giudei vogliono segni prodigiosi, che confermino la verità di un messaggio, di una promessa. I Greci cercano la sapienza, una dottrina plausibile e solida. Questa ricerca non è condannabile in se stessa e la croce di Cristo, paradossalmente, vi risponderà. Ma se è solo un'esigenza preliminare, senza la quale si rifiuta la propria adesione, è inammissibile.

23noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani;
Invece la croce a primo acchito è proprio l'esatto contrario: uno scandalo per i Giudei, perché mostra un Dio debole, che si lascia schiacciare dagli uomini. Una stoltezza per i pagani, perché si è lasciato uccidere. Quindi umanamente la croce è il contrario dell'attesa sia degli ebrei come dei greci, sconfitta anziché manifestazione gloriosa, stoltezza anziché sapienza.

24ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio.
La croce però va vista nella fede e nel suo significato più profondo. Allora essa si rivela come qualcosa che oltrepassa qualsiasi attesa: essa è potenza e sapienza di Dio.

25Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Le vie del Signore non sono quelle degli uomini. Egli ha scelto deliberatamente lo scandalo della croce perché il suo amore potesse raggiungere anche le persone poste più in basso. In questo modo nessuno sarebbe stato più escluso dalla salvezza. Il carattere paradossale dell'azione divina e la sua scelta dei più umili si verifica già nell'elezione degli abitanti di Corinto (che sono di umili condizioni) e nella predicazione di Paolo (che ad Atene aveva fatto un clamoroso fiasco).

Meditiamo
- Cosa cerco da Dio, i miracoli o la sapienza?
- Cosa significa la croce di Cristo per me?
- Mi è capitato di sentirmi debole davanti agli uomini ma forte in Dio?

 

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