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TESTO Sabato santo

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Sabato Santo (26/03/2016)

Brano biblico: Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

‘Il Sabato Santo, la Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore meditando la sua passione e morte, astenendosi dal celebrare il sacrificio della Messa: la mensa resta senza tovaglia e ornamenti, (giorno senza liturgia, a-liturgico) fino alla solenne Veglia o attesa notturna della risurrezione
avvertenza del Messale Romano

Come vivere questa Parola?
Un grande silenzio avvolge questa giornata. Le parole devono tacere e cedere il posto allo stupore della muta contemplazione, perché il Signore si è fatto solidale con l'uomo mortale portando la salvezza a tutta l'umanità. È il mistero della discesa agli inferi, che noi professiamo nel Credo quale annuncio di salvezza per ogni uomo. L'assenza di elementi che anticipano la gioia della Pasqua ci può aiutare a vivere questa giornata speciale come memoria silente di Colui che è entrato anche nella regione della morte, dove ‘la terra di nessuno' della solitudine è stata abitata da Lui.

«La terra è sfinita. Tutto dorme e attende. Anche il corpo di Gesù riposa, dorme pacificamente nella tomba, in attesa delle meraviglie di Dio. Poiché questo Grande Sabato non è come gli altri. Qualcosa è radicalmente cambiato. La cortina del Tempio si è lacerata da poco, brutalmente, scoprendo il Santo dei Santi. Il Tempio non è più al suo posto. Il Sabato non è più nel sabato. La Pasqua nella Pasqua. Tutto è altrove. Tutto è qui accanto, accanto al corpo che dorme nella tomba. Tutto è attesa, tutto deve ancora avvenire come in un giardino in primavera, dove anche di notte è tutto un fruscio di vita e di linfa' che scorre. La Chiesa, sposa di Gesù, non si disorienta. Essa persiste presso la tomba che serra il corpo amato. L'amore non si dispera, l'amore può tutto e spera tutto. Sa di essere più forte della morte» (A, Louf, Solo l'amore vi basterà. Commento spirituale al Vangelo di Luca, p. 63).

La voce di un'antica omelia orientale
«Oggi sulla terra c'è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi. Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell'ombra di morte. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione».
Da un'omelia di un antico Autore anonimo della Chiesa greca sul Sabato Santo (PG 43, 439).

Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it

 

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