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TESTO Commento su Lc 4,25

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della III settimana di Quaresima (29/02/2016)

Vangelo: Lc 4,24-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 4,24-30

24

Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria.

25

Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;

26

ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di Sidone.

27

C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».

28All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. 29Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. 30Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

"In verità io vi dico: C'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei messi e ci fu una grande carestia in tutto il paese, ma a nessuna di esse fu mandato Elia se non a una vedova da Sarepta di Sidone"
Lc 4,25

Come vivere questa Parola?
Gesù, anche qui, è la personificazione della libertà coraggiosa che si staglia nettamente da un mondo gremito di gente codarda e legata da troppi interessi solo materiali.
Qui, di fronte ai suoi acerrimi nemici nella sinagoga della sua Nazareth, prende posizione nei confronti di tutte le chiusure "colorate" di amor patrio.
- La vedova, che il profeta Elia soccorse con tanto cuore nel tempo della grande carestia, non era israelita ma apparteneva a Sarepta in un territorio siro fenicio di gente, tra l'altro, ostile agl'Israeliti.
- Naaman, il lebbroso sanato dal profeta Eliseo, era egli pure un siriano non un israelita. Gesù vuol mettere in luce l'importanza di demolire muri e spalancare cancelli. Non c'è nazionalismo o fede politico religiosa che possa tenerli chiusi.
- Là dove Gesù porta la salvezza di Dio, l'uomo anche oggi avverte che regna la libertà di amare, di soccorrere, di far crescere, mai quella di dividere e arroccarsi in posizioni di chiusura.

Signore, dammi un cuore spalancato ad accogliere ognuno, rispettandone l'identità sia religiosa che politica etnica e sociale. Sia in me l'amore e l'identità di fratello e sorella universale.

La voce di un grande pensatore
"Se la misericordia di Dio è tanto grande da istruirci in modo salutare anche quando si nasconde nelle per esempio (nelle pagine del Vangelo), quale luce dobbiamo aspettarci quando si rivela a noi?"
B. Pascal

Sr Maria Pia Giudici, FMA - info@sanbiagio.org

 

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