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TESTO Commento su Mc 3,9-10

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Giovedì della II settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (21/01/2016)

Vangelo: Mc 3,7-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 3,7-12

7Gesù, intanto, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea 8e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. 9Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. 10Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. 11Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». 12Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

"Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo."
Mc 3,9-10

Come vivere questa Parola?
Gesù si ritrae percependo il pericolo che viene da coloro che hanno decretato la sua morte dopo il miracolo della mano guarita. Ma la sua non è una fuga determinata dalla paura. Al contrario, apre nuovi cammini, nuovi incontri. Il suo esodo determina un inizio sorprendente. Chiede una barca per sottrarsi alla folla "perché non lo schiacciassero". Infatti ne aveva guariti così tanti che chi aveva qualche male gli si "gettava addosso".
In un'altra pagina del Vangelo si parla del "lembo del mantello" del Maestro. Era una donna che aveva intuito la presenza di un potere nascosto, di una misericordia attenta e generosa, sensibile al semplice tatto. Una misericordia presente in tutta la persona di Gesù, addirittura nell'ultimo lembo del suo mantello. Mentre sembra ritirarsi, si consegna a tutti coloro che credono in lui, ai più poveri, agli ammalati, a chi si trova nel pianto e nel dolore. Ancora oggi, Gesù mantiene questa vicinanza, questa cura e tenerezza con tutti quanti lo invocano. Così possiamo ripetere nel canto: Misericordias Domini in aeternum cantabo.

La voce di uno scrittore contemporaneo
"Ho cominciato ad amare l'ebraico antico perché dava il più frontale del tu alla divinità."
Erri De Luca

Sr Graziella Curti, FMA - curtigrazia@gmail.com

 

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