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TESTO Commento su Gv. 2,1-5

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

II Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (17/01/2016)

Vangelo: Gv 2,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 1vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. 2Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». 4E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». 5Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».

6Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. 7E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. 8Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. 9Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo 10e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».

11Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

"In quel tempo ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato a nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". E Gesù rispose: "Che ho a che fare con te o donna? Non è ancora giunta la mia ora. La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà"."
Gv. 2,1-5

Come vivere questa Parola?
Non è casuale che all'inizio della vita pubblica di Gesù ci sia una cerimonia di nozze, perché in lui Dio ha sposato l'umanità: è questa la buona notizia espressa da un Messia che ha fatto della tavola un altare. Proprio a mensa ha celebrato gli eventi più profondi e sacri. Proprio lì, luogo della festa e della convivialità, ha situato i miracoli della sua misericordia e del suo amore. Tutto il mistero di Cana si fonda sulla presenza di questo sposo che comincia a rivelarsi. E c'è pure Maria, sua madre. E' lei la prima nominata dal Vangelo. E' lei che, con il colpo d'occhio femminile, si accorge che è venuto a mancare il vino. Nonostante la risposta del Figlio, non demorde e sembra esigere quel primo miracolo, che può sembrare banale, non sufficientemente grandioso per essere considerato la manifestazione del Figlio di Dio.
E invece, a Cana avviene la rivelazione dell'umanissimo cuore di Gesù e di sua madre. La risposta a quella domanda di felicità feriale, che solo un Dio può comprendere ed esaudire.

Oggi mi rivolgerò a Maria con la preghiera della Salve Regina chiamandola appunto Madre di misericordia.

La voce di un religioso poeta
"Or ci fiorisca dal cuore un canto
come un dono da offrirti, o madre:
tu hai persuaso tuo figlio a compiere
il primo segno alle nozze di Cana.
Dicesti attenta:" Non hanno più vino"
Da allora l'occhio tuo vede per primo
sparir la gioia dai nostri conviti,
ma ora tu sai e puoi comandare"
Davide M. Turoldo, Non abbiamo più vino

Sr Graziella Curti, FMA - curtigrazia@gmail.com

 

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