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TESTO Commento su Mc 10,20-22

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (11/10/2015)

Vangelo: Mc 10,17-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 10,17-30

17Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». 18Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». 20Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». 22Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

23Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». 24I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! 25È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 26Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». 27Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».

28Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». 29Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, 30che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.

"Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza". Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni".
Mc 10,20-22

Come vivere questa Parola?
È un incontro particolare questo di Gesù con un tale che è interessato a trovare presso il Signore una parola di conferma alla sua vita. Appena Gesù gli ricorda che il binario su cui far correre bene l'esistenza è la Legge data da Dio a Mosè, quel tale si rassicura. Dice infatti di aver sempre vissuto secondo i Comandamenti del Signore. A questo punto Gesù "fissò lo sguardo su di lui e lo amò". Un'antica traduzione dice: "e lo baciò".
C'è dunque un movimento di grande compiacenza del Signore per questa creatura capace di dare a Dio semplicemente quello che a Dio è dovuto. Ed è l'affettività della persona di Cristo Dio e anche pienamente uomo che attraverso l'intensità espressiva dello sguardo si comunica a quel tale e... anche a noi.
Gesù ora lancia l'invito più forte: "Va', vendi quello che hai e dallo ai poveri". Aggiunge subito ciò che quel tale troverà: un tesoro nel Regno dei cieli.
L'esito è tutt'altro che entusiasmante: quel tale se ne va via triste, perché "possedeva molti beni".
Ieri oggi domani e sempre questa pagina dice più di un trattato di saggezza. Sì, non la ricchezza in se stessa ma l'attaccamento ai soldi alla roba alle persone, e il fare della vita una corsa al "più avere" è assicurare tristezza vuoto e spesso follia al cuore di chi tiene avidamente in mano qualsiasi possesso gestito egoisticamente.

Signore, che hai fatto della povertà la prima delle tue beatitudini, fammi capire che essa è il trampolino di lancio verso una vita vera perché libera buona e aperta al dono, mai all'egoistica pretesa.

La voce di una Beata
«Il più grande dono che Dio ti può fare è darti la forza di accettare qualsiasi cosa Egli ti mandi e la volontà di restituirgli qualsiasi cosa Egli ti chieda."
Madre Teresa di Calcutta

Sr. Maria Pia Giudici, FMA - info@sanbiagio.org

 

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