PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Lc 10 41- 42

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Martedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (06/10/2015)

Vangelo: Lc 10,38-42 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 10,38-42

38Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 39Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

«Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno».
Lc 10 41- 42

Come vivere questa Parola?
È un quadretto conosciuto questo della casa accogliente di Marta e Maria, dove Gesù è ospite molto gradito.
Rischia però di essere una scena quasi ovvia, se interpretata solo superficialmente. Difatti Maria diventa simbolo di una vita in cui predomina la contemplazione e Marta richiama emblematicamente il servizio apostolico di ogni tipo.
Se però penetriamo il testo con la luce - fuoco dello Spirito Santo, comprendiamo anzitutto che Gesù non se la prende con Marta. Non è stata Marta stessa - tra l'altro - ad accoglierlo? E il suo nome affettuosamente ripetuto dice che in Gesù prende spazio una preoccupazione in ordine al suo bene e non altro.
Gesù dunque vuol solo correggere in Marta il suo agire segnato da troppa fretta preoccupazione e ansia. Proprio quello che tanto spesso connota anche il nostro agire.
È vero: la vita, attorno a noi, va di corsa; è più lanciata a "fare strafare" che a ritmare i giorni nell'essere: il vero essere che è tale se impegnato ad amare.
Certo Gesù avrà gradito le buone vivande ben apprestate da Marta, così come gradiva l'atteggiamento contemplativo di Maria.
Ha voluto solo avvertire la "donna tutta azione" che in lei qualcosa andava cambiato, completato, migliorato.

Signore, dammi il cuore contemplativo di Maria sempre interiormente immerso nella tua adorabile presenza e nel prioritario ascolto della tua Parola. Dammi però anche le mani operose di Marta e la sua avvedutezza per nutrire Te, il tuo Corpo Mistico attraverso il prendermi cura dei miei fratelli e sorelle.

La voce di uno scrittore Domenicano dei nostri giorni
"Dobbiamo lasciare che il Vangelo ci riporti anzitutto al silenzio e all'ascolto della Parola. Poi però siamo chiamati ad assumere nella Parola di Dio tutte le gioie e i dolori del popolo di Dio, riconoscendo il Cristo che vive e muore in quel Corpo".
Timothy Radcliffe

Sr Maria Pia Giudici, FMA - info@sanbiagio.org

 

Ricerca avanzata  (54042 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: