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TESTO Commento su At 13, 24-25

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Natività di S. Giovanni Battista (Messa del Giorno) (24/06/2015)

Brano biblico: At 13, 24-25 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,57-66.80

57Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. 58I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.

59Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. 60Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». 61Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». 62Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. 63Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. 64All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. 65Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. 66Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.

80Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

«In quei giorni Paolo diceva: "[...] Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo d'Israele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: "Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali"».
At 13, 24-25

Come vivere questa Parola?
Oggi la liturgia celebra la solennità della natività di san Giovanni Battista. Egli è l'unico - fatta eccezione per Gesù Cristo e per la Madre del Signore - del quale si celebra, e in forma solenne, la nascita secondo la carne (e non solo la nascita al cielo, come avviene per tutti gli altri santi). Questa festa, che nei nostri paesi segna l'inizio dell'estate, ha dato origine, lungo lo scorrere del tempo, al sorgere di varie manifestazioni folcloristiche, talvolta di sapore più profano che cristiano. Si deve perciò essere attenti a ricuperare la dimensione biblica e spirituale della figura e della festa di San Giovanni Battista.
In questa breve riflessione prendo lo spunto dalla seconda lettura del giorno (At 13,22-26). Nel suo discorso ad Antiochia di Pisidia, san Paolo riporta un'affermazione rivelatrice della grande personalità del Precursore: "Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali" (v. 25). Il Battista afferma in modo perentorio la superiorità assoluta del Messia: egli ne è solo il testimone e di fronte a lui si sente meno di uno ‘schiavò. Giovanni non rivendica nulla per se stesso e dichiara di essere solo "una voce che grida" al servizio del Messia. Il Precursore è stato soltanto un dito puntato verso il Messia, lo ha indicato presente e poi si è ritirato e si è eclissato. Giovanni, quindi, affrettandosi a «diminuire» perché «Egli cresca», si immerge nella solitudine e scompare nell'estrema testimonianza del martirio, che evidenzia la sua fede e permette di conformare il ‘servò al suo Signore.
Amare la figura di Giovanni Battista costituisce un'educazione permanente ad essere docili e attenti alla venuta di Cristo nella nostra vita.

"O Padre, che hai mandato san Giovanni Battista a preparare a Cristo Signore un popolo ben disposto, allieta la tua Chiesa con l'abbondanza dei doni dello Spirito, e guidalo sulla via della salvezza e della pace. Amen (Dall'orazione-colletta del giorno).

La voce di un Vescovo e Dottore della Chiesa antica
"La nascita di Giovanni Battista richiama immediatamente quella di Gesù: la nascita miracolosa del Precursore, generato da un padre anziano e da una madre sterile, non aveva infatti altro scopo che quello di preparare la venuta imminente del Salvatore. L'amico doveva nascere prima dello sposo, il servo prima del suo Signore, la voce prima del Verbo, la fiaccola prima del Sole, il messaggero prima del Giudice, il riscattato prima del Redentore"
San Pier Damiani, omelia 24

Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it

 

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