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TESTO Commento su Gb 38,1.8-11; 2Cor 5,14-17; Mc 4,35-41

CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)  

XII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (21/06/2015)

Vangelo: Gb 38,1.8-11; 2Cor 5,14-17; Mc 4,35-41 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 4,35-41

35In quel medesimo giorno, venuta la sera, disse loro: «Passiamo all’altra riva». 36E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. 37Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. 38Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». 39Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. 40Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». 41E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

Giobbe 38,1.8-11
La mia vita quando sarà portata via, Dio non avrà più un amico, un fedele, e per Lui sarà una grande perdita. Con questi lamenti e dubbi, Giobbe chiede di incontrare il Signore e per capire quello che sta succedendo, arriviamo all'incontro di Dio con Giobbe.
"Cingiti i fianchi come un prode, io t'interrogherò e tu mi istruirai(versetto 3). In queste parole notiamo una sorta di sfida di Dio nei confronti di Giobbe. Ma direi che sono parole in un certo senso più ironiche che di sfida. Nonostante Giobbe possa criticare il progetto di Dio, quest'ultimo da una possibilità a Giobbe di manifestare e di esprimersi con la sua sapienza e la sua istruzione. Dio pone delle domande a Giobbe, partendo dalla creazione: "Dove eri quando ponevo il fondamento della terra?"(versetto 4). Come la la nascita del mare paragonata a quella di un bambino. In tutte queste opere, Giobbe non ha mai partecipato. Ecco la parte dell'ironia, in senso benevolo, se vogliamo da parte di Dio nei confronti di Giobbe. La morale è dunque che Dio comanda e non Giobbe e questo egli lo capirà perché Dio c'è ed è sempre presente in mezzo a noi.

2Corinzi 5,14-17
Capitolo imperniato sull'amore di Cristo, L'amore verso di Lui spinge la nostra fede nell'amore per gli uomini. Con la morte di Cristo in croce, Egli è morto per tutti e al posto di tutti, così tutti sono morti in Cristo. Gesù rappresenta tutta l'umanità ed essendo tutti peccatori, la morte di Cristo è una sentenza eseguita per tutti, e tutti devono donare la loro vita al servizio di Gesù. Da questa morte tutti possono trarre una nuova vita. E questa nuova vita è un uomo nuovo rigenerato nel battesimo. Questa nuova creatura con Cristo avrà una nuova era di fronte a se, e tutto questo deve la sua esistenza a Dio, con la riconciliazione.

Marco 4,35-41
Nella tempesta sedata di cui si occupa Marco si ha la dimostrazione di quanto sia potente Gesù. La Sua parola, il Suo comando fa calmare la furia del mare. Ma oltre alla Sua potenza viene rimarcata la fede dei discepoli in Cristo. Quest'ultimi con la Sua vicina presenza si sentono molto più tranquilli anche nelle difficoltà. Possiamo paragonare tutto questo come un messaggio alla chiesa di speranza, in quanto Dio c'è sempre ed è vicino a noi in qualsiasi momento

Revisione di vita
- Dio mandò Gesù 2000 anni fa, in un momento ritenuto ideale per la Sua venuta. E se Dio lo mandasse adesso nel 2015?
- La Bibbia, libro più letto al mondo. Ma secondo voi quali sono i punti più salienti che lo distinguono da altri libri religiosi?

Marco- Cristina CPM-PISA

 

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