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TESTO Commento su Mt 5, 39

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Lunedì della XI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (15/06/2015)

Vangelo: Mt 5,38-42 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

"Ma io vi dico di non opporvi al malvagio."
Mt 5, 39

Come vivere questa Parola?
Questa settimana il vangelo di Matteo ci permette, con il discorso della montagna, di riflettere sulle beatitudini e su come queste si coniughino nella nostra vita quotidiana, senza essere paradossi ma piuttosto parole sagge che vivificano i nostri sentimenti, atteggiamenti e comportamenti. Ma che significa e cosa comporta la frase citata sopra? Intanto la colleghiamo all'idea di beatitudine, che significa essere beato, felice, benedetto. Non opporsi al malvagio è così un modo per essere felice, per vivere la parola bene detta di Dio. Sì, ma come? Credendo prima di tutto che il bene è più forte del male, senza vedere quest'ultimo per forza dappertutto o vivendo per studiare fronteggiamenti strategici nei suoi confronti. Piuttosto, studiare approcci positivi al malvagio, come porgere l'altra guancia, non per viltà, acquiescienza o servilismo, ma perché il male ha già il suo destino, ma il malvagio può liberarsi dalla sua attitudine, rovesciarla e farsi benevolo. Anche quando si presenta ingiusto, pretenzioso, insolente.
Non si possono dividere grano e zizzania perché eliminare una, toglie vita anche all'altro. Si resiste, vigilando ma permettendo alla benevolenza di esprimersi e arrivare in parole, gesti, silenzi, al cuore del malvagio e indicargli la via di liberazione. Non ci si oppone, ma, se è possibile, ci si pone affianco.

Signore, la presenza del male non sia ossessionante nella nostra vita, non ci porti a disperare. Aiutaci a vedere il bene e a riconoscerlo, anche subito, come più forte del male.

La voce di Gandhi
«Il principio dell'azione non violenta è la non-collaborazione con tutto ciò che si prefigge di umiliare».

Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it

 

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