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TESTO Commento su Giovanni 15,26-27; 16,12-15

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Pentecoste (Anno B) - Messa del Giorno (24/05/2015)

Vangelo: Gv 15,26-27; 16,12-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 15,26-27; 16,12-15

26Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; 27e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

Gesù manda lo Spirito, il Consolatore, dal Padre a noi E a noi lo Spirito darà testimonianza di Gesù perché a nostra volta possiamo testimoniarlo come coloro che sono stati con lui fin dal principio, anche se siamo di questo secolo, perché Lui, lo Spirito, ci "inzuppa" in tutta la memoria delle Scritture. Lo Spirito ci porta fin dentro a tutta la storia della salvezza, in perfetta attualità. La "Parola" non ha bisogno di essere attualizzata, perché è nel presente di Dio; è la nostra storia, al contrario, che deve e può essere rinnovata dallo Spirito alla perenne novità della Parola di Dio.

È il 50° giorno di Pasqua, Pentecoste; è forte il soffio dello Spirito che spalanca le porte alla testimonianza della risurrezione di Gesù! È così grande questo soffio di vita che ancora non siamo capaci di portarne il peso, come dice Gesù. Tutto il tempo che abbiamo davanti sarà riempito dall'opera dello Spirito che ci condurrà a tutta la verità.

Lo Spirito "viene" a noi, per noi. Anche Gesù è venuto per noi. Nessuno viene per se stesso, ognuno è per l'altro. Ecco perché la nostra obbedienza non è costrizione, ma risposta di amore e di libertà. La nostra fede non appartiene a un monoteismo rigido perché il Dio di Gesù Cristo è "per l'altro", Dio è Amore! E proprio lo Spirito, nella sua testimonianza, è la presenza definitiva di Dio nella storia. È lo Spirito del Cristo risorto ormai presente nell'umanità e nella storia dell'uomo. Qui sta il principio della pace che non è un equilibrio tra due antagonisti, ma l'amore reciproco di due realtà che vivono l'una per l'altra.

Vieni, Spirito Santo,
manda a noi dal Cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli,
che solo in Te confidano,
i sette santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,

dona eterna gioia. Amen

Angelo Sceppacerca

 

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