PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Mt 2,13-18

Paolo Curtaz  

Santi Innocenti (28/12/2013)

Vangelo: Mt 2,13-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 2,13-18

13Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».

14Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, 15dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

Dall’Egitto ho chiamato mio figlio.

16Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. 17Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:

18Un grido è stato udito in Rama,

un pianto e un lamento grande:

Rachele piange i suoi figli

e non vuole essere consolata,

perché non sono più.

Erode non ammette concorrenti, teme Dio, pensa che gli possa rubare il trono. E allora scatena la sua furia omicida, compie una strage uccidendo i bambini di Betlemme per eliminare il Messia. La storia si ripete: sono migliaia i bambini violati, offesi, uccisi per fame o per interesse. L'uomo ancora non impara che solo salvando un bambino può salvare il mondo. Oggi compiamo il terzo e ultimo passo di concretizzazione del Natale: con Stefano e Giovanni abbiamo imparato a vedere l'aspetto oscuro e teologico del Natale. Oggi abbandoniamo le emozioni natalizie per fissare lo sguardo sulla tragedia dei troppi Gesù bambino che muoiono accanto a noi. E per imparare da loro. Come scrive splendidamente il pedagogo polacco Janusz Korczak: Dite: è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. È piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all'altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi. Per non ferirli. Impegniamoci a difendere la bellezza dell'infanzia.

Libri di Paolo Curtaz

 

Ricerca avanzata  (54001 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: