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TESTO Commento su Lc 11,47-54

Paolo Curtaz  

Giovedì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (17/10/2013)

Vangelo: Lc 11,47-54 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 11,47-54

47Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. 48Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. 49Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, 50perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: 51dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. 52Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». 53Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, 54tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

Non conosce decisamente l'arte della diplomazia, il Signore. Ne ha per tutti, per ogni categoria, per ogni modo di intendere la fede. Ma non lo fa con rabbia o astio, non gioca a fare il distruttore: ha talmente a cuore la verità che desidera togliere ogni ruga dal volto del Padre e mette a fuoco gli atteggiamenti che allontanano da Dio e che tradiscono la vera fede. Così rimprovera coloro che celebrano i profeti del passato costruendo loro dei monumenti e non sanno riconoscere i profeti del presente, anzi li perseguitano (tristissimo richiamo alla nostra Chiesa!). E accusa i devoti di complicare talmente la fede da allontanarne i semplici. Gesù stigmatizza gli atteggiamenti religiosi fuorvianti che, in nome della fede, finiscono con l'allontanare le persone da Dio invece di avvicinarle. Discorso valido per i suoi contemporanei ma rivolto ancora oggi a noi, suoi discepoli. Se le nostre regole, le nostre interpretazioni, le nostre priorità allontano i semplici, scoraggiano i peccatori, mortificano l'uomo, stiamo tradendo il progetto del Maestro. Vigiliamo su noi stessi, convertiamo il nostro cuore per non allontanare nessuno dall'abbraccio col Padre!

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