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TESTO Commento su Lc 6,27-38

Paolo Curtaz  

Giovedì della XXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (12/09/2013)

Vangelo: Lc 6,27-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 6,27-38

27Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, 28benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male.

29A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. 30Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.

31E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. 32Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. 33E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.

36Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

37Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. 38Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Luca riprende e riassume il lungo discorso della montagna che Matteo riporta per tre capitoli del suo vangelo. Lo fa citando solo l'essenziale: la gratuità del dono, la pace come criterio di giudizio, l'amore da donare senza condizioni, utilizzando il paradosso dello schiaffo ricevuto senza opposizioni. Ma è il finale che ci lascia sbalorditi: là dove Matteo conclude l'intera sezione scrivendo siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli, Luca corregge dicendo: siate misericordiosi come è misericordioso il Padre... La perfezione del Padre consiste nella misericordia, non in una asettica religiosità virtuosa e devota priva di ogni emozione e passione. Dio è la sorgente di ogni misericordia: là dove la nostra miseria si incontra nel suo cuore. Da qui dobbiamo ripartire per annunciare con credibilità il vangelo. È dalla compassione e dalla misericordia che dobbiamo annunciare il volto di Dio! Solo toccando il cuore delle persone potremo invitarle alla conversione, spingerle ad abbracciare l'esigente logica evangelica. Solo scoprendo quanto siamo amati possiamo diventare persone nuove!

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