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TESTO Gesù Cristo: il re servo dell'umanità

don Roberto Rossi  

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) - Cristo Re (21/11/2004)

Vangelo: Lc 23,35-43 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 23,35-43

In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] 35il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». 36Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto 37e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». 38Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».

39Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». 40L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». 42E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». 43Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

Sono contento che sia Gesù Cristo e non altri, l'indiscusso Signore dell'universo... alla sua maniera, per noi un po' inattesa. "Con me regnare vuol dire servire, chi vuol essere il primo si faccia l'ultimo" e così via. Anche Ponzio Pilato glielo chiese con un tono sorpreso: "Ma tu, sei proprio un re?" E si divertì a rivestirlo del mantello rosso (che gli si appiccicò sulle ferite della flagellazione), a mettergli in testa la corona (di spine, però), a dargli uno scettro in mano (era una canna), a metterlo sul trono (era una croce insozzata). È una storia che sappiamo a memoria, ma resta la domanda: " Che RE sei tu, se i grandi non ti degnano di uno sguardo, se l'odio, la guerra, la disonestà imperano, se la vita viene impedita con strani artifici, se non ci sono regole morali, se è preferita l'istintività alla razionalità... "

Sei il RE dei diseredati, dei falliti, dei nullatenenti, dei destinati a morire, dei non emergenti, dei delusi, dei non-importanti, di quelli che non contano, di chi non sa dove sbattere la testa... sei contornato da una folla di sudditi, che però non tratti come tali, ma come amici, ai quali rivolgi i discorsi più confortanti: "Beati voi" e le tue promesse profetiche fanno vibrare l'intimità dei cuori: "Non temete, voi valete più dei passeri del cielo, dei fiori del campo. .. Non abbiate paura, vado a prepararvi un posto presso il Padre. .. "

Sei un RE immischiato nel presente e nel futuro, nelle cose terrene e nell'al di là, un RE a tutto campo, che è sconfitto con gli sconfitti, che sta con i ricchi per ricordare loro i fratelli poveri (e se non sono i ricchi ad aiutare i poveri, chi lo potrà fare?).

Un RE che non cavalca destrieri, ma cammina con i piedi per terra, che non cerca i consensi, che non tiene le distanze, che sa attendere, si avvicina con rispetto in punta di piedi, bisbiglia, parla al cuore...

Un RE facilmente sopprimibile, evitabile, ma che continua ad incrociare il suo cammino con il nostro; invisibile, ma con il quale è bene che tutti ci incontriamo; che non si impone, ma le cui proposte hanno valore perenne; trascurabile, ma la cui essenzialità sconvolge le false sicurezze... Un RE che non dà fastidio alla democrazia, perché il suo Regno non è di questo mondo, per sfociare nella beatitudine che sarà l'unica autentica giustizia sociale, l'unica vera vita per tutti.

 

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