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VIDEO Ruminare i Salmi - Salmo 118,18 (II domenica di Pasqua, anno B)

don Marco Pratesi  

II Domenica di Pasqua (Anno B) (12/04/2015)

Brano biblico: Sal 118,18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 20,19-31

19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». 27Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 28Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

30Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

CEI Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.
TILC Il Signore mi ha colpito duramente,

ma non mi ha lasciato morire.

1Giovanni 5,3 In questo consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.

Giovanni 20,27 Gesù disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!».

Ambrogio: Dio castiga chi accoglie come figlio, ma certo non lo consegna alla morte.

Bruno di Segni: Qui si parla della morte dell'anima, che muore quando si separa da Dio.

Bruno di Colonia: Qui "castigo" va inteso come purificazione: attraverso le sofferenze e la stessa morte Dio ci libera dalla morte eterna.

Ildegarda di Bingen: Mediante la penitenza, non morirò per i peccati nella perdizione infernale.

Liturgia (sacramento della riconciliazione, congedo del penitente):
La passione di Gesù Cristo nostro Signore,
l'intercessione della beata Vergine Maria
e di tutti i santi,
il bene che farai e il male che dovrai sopportare
ti giovino per il perdono dei peccati,
l'aumento della grazia

e il premio della vita eterna.

L'esperienza della misericordia di Dio nell'incontro col Risorto, mi salva dalla morte, mediante fede, speranza e carità.

 

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