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TESTO Commento su Lc 2,41-51

Paolo Curtaz  

Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria (08/06/2013)

Vangelo: Lc 2,41-51 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 2,41-51

41I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. 43Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». 49Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 50Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.

51Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.

È un cuore di madre, quello di Maria; un cuore che ama il figlio, come ogni madre che assecondi la sua natura profonda di accoglienza, datrice di vita, portatrice di futuro. Ma il cuore di Maria asseconda la volontà del Figlio anche se non ne capisce tutta la profonda drammaticità. Il brano di Luca, che ci porta indietro, agli inizi del ìpercorso interiore di Maria, ci consegna una profezia di sofferenza. Sofferenza come quella di tutti i genitori che vivono la propria simbiosi con i figli, anche. Ma soprattutto sofferenza che deriva dal condividere in toto l'iniziativa di Cristo disposto a morire per annunciare l'autentico volto del Padre. Maria ama suo figlio ma non lo costringe, non lo ricatta, non lo possiede. Le madri sanno quanto sia difficile tagliare il cordone ombelicale, non quello fisico, ma quello molto più profondo che portano nell'anima. Maria, a Cana, recide quel legame per donare Gesù al mondo. Non è mai stato veramente suo, lo è ancora meno quando inizia la sua vita pubblica. Impariamo da questa donna ad amare bene, da adulti, senza possedere, senza ricattare, senza legare. Maria ci insegni la vera libertà che è figlia dell'amore adulto.

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