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VIDEO Ruminare i Salmi - Salmo 51,12 (V domenica di quaresima, anno B)

don Marco Pratesi  

V Domenica di Quaresima (Anno B) (22/03/2015)

Brano biblico: Sal 51,12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 12,20-33

20Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. 21Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». 22Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. 23Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. 24In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 25Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. 26Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. 27Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! 28Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».

29La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». 30Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. 32E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». 33Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

Ruminare i Salmi - Salmo 51 (Vulgata / liturgia 50),12 (V domenica di quaresima, anno B)

CEI Crea in me, o Dio, un cuore puro,

rinnova in me uno spirito saldo.

Ebrei 5,8-9 Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono.

Giovanni 12,31-32 Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me.

Anselmo d'Aosta: Tu, o Dio, sei la vita della mia anima: finché abiti in me, vivo la vita della tua grazia, e sento il dolce e l'amaro; diversamente, divento morto, incapace di sentire gioia e dolore, muoio del niente che io stesso ho 'creato'. Se non ho la carità, sono niente. Da questo niente ricreami in te, o Dio, vero cuore della mia anima.

Tommaso d'Aquino: Il salmista chiede che sia eliminato l'effetto del peccato, che è duplice: l'inquinamento del cuore e il disordine dell'intenzione. Attaccandosi alle creature e distogliendosi dal suo vero fine, Dio, l'uomo diviene impuro e disordinato. La giustificazione (purificazione e rettificazione) del peccatore è una vera creazione.

L'eucaristia ci attira verso Cristo (e il Padre), attirandoci al cuore. Memoriale della pasqua in cui Cristo è innalzato nella storia come polo di attrazione del genere umano, in un movimento unico, siamo ad un tempo attratti al nostro cuore e al cuore di Cristo. Attirandomi al suo, Cristo mi attira al mio cuore, perché al cuore del mio cuore c'è il suo. Così il Figlio obbediente innalzato mi ricrea, purificando il cuore dal male e orientandolo stabilmente al bene.

 

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