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TESTO Commento su Lc 4,1-13

Paolo Curtaz  

I Domenica di Quaresima (Anno C) (17/02/2013)

Vangelo: Lc 4,1-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 4,1-13

1Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, 2per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. 3Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». 4Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo».

5Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra 6e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. 7Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». 8Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».

9Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; 10sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo

affinché essi ti custodiscano;

11e anche:

Essi ti porteranno sulle loro mani

perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

12Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

13Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Deponiamo le maschere: quelle di Carnevale e quelle che la vita ci ha cucito addosso, quelle che gli altri ci hanno messo, quelle dietro cui ci rifugiamo per paura delle scelte. Davanti a Dio, almeno davanti a lui, possiamo restare nudi senza provare vergogna.

Gesù è spinto dallo Spirito Santo: i suoi anni di quotidianità, la quiete assordante di Nazareth sono ormai alle spalle. Ora è pronto per dire Dio. Gesù solidale con l'uomo vuole ripercorrere il sentiero di Israele, sperimenta la fame, si lascia avvolgere dal silenzio stordente del deserto, si lascia invadere dalla luce accecante del sole che riflette i colori delle scarne rocce del deserto di Giuda. Gesù vuole scegliere come annunciare la Parola, come svelare il mistero di Dio. La conoscenza che Gesù ha di Dio è assoluta: egli è il Verbo di Dio. Ma, in quanto uomo, egli vuole poter scegliere, elabora un piano pastorale, cerca nella pace della solitudine una risposta. Dio, fattosi uomo, ora conosce l'odore della resina e la stanchezza di una giornata di lavoro. Ora egli sa. Come sa che l'uomo è fragile, ondivago, buffo, scostante: come aiutarlo a superare la brutta immagine di Dio che si è fatto? Gesù entra nel del deserto per decidere quale Messia essere. Noi entriamo nel muto deserto quaresimale per chiederci se l'uomo che siamo è davvero quello che avremmo voluto diventare e, soprattutto, se assomiglia all'uomo, magnifico, che Dio porta nel cuore.

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