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TESTO Pregare sempre, senza stancarsi

don Roberto Rossi  

XXIX Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (17/10/2004)

Vangelo: Lc 18,1-8 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 18,1-8

In quel tempo, Gesù 1diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: 2«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. 3In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. 4Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, 5dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». 6E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. 7E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? 8Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Gesù, nel vangelo, racconta una parabola particolare, quella della vedova che continua ad insistere finché non viene esaudita dal giudice ingiusto; parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi. Gesù dice: E' necessario pregare sempre.

Senz'altro tutti noi ogni tanto preghiamo, diciamo le preghiere, pensiamo al Signore.

Ma cosa vuol dire: "pregare sempre, senza stancarsi"? Scopriremo che attraverso i momenti di preghiera noi impariamo ad amare e amare è la vera preghiera e amare si ama sempre.

Meditiamo e approfondiamo oggi il tema della preghiera; anche se è meglio parlare poco di essa e mettersi invece a pregare, a dare tempo e cuore all'incontro con il Signore. Vorrei anche nel profondo interrogare me e ciascuno di voi: "Ho veramente il desiderio di imparare a pregare, oppure sento la preghiera come una cosa noiosa, inutile? Sono deciso a fare passi nella preghiera, programmando tempi precisi per la preghiera, aiutandomi con mezzi, cercando l'essenziale della preghiera, che è il cuore, cioè un rapporto di amore vero con il Signore"?

Se è sincero il mio desiderio "Signore insegnami a pregare", se ho questa volontà, se sono disposto a cambiare atteggiamenti, modi di vivere, orari, il Signore trasformerà la mia vita spirituale e mi aiuterà. Perché, come qualcuno ha scritto, "imparare a pregare è imparare a vivere"; "la preghiera è il respiro dell'anima"; "la preghiera è la forza di Dio nella nostra vita, è l'onnipotenza di Dio messa nelle nostre mani, nella nostra fede".

Gesù dice questa parabola ai suoi discepoli sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi.

Già Mosè, che prega ritto sul monte, diventa il modello della costanza nella preghiera. Egli è l'intercessore. Il popolo ha estremo bisogno della sua preghiera incessante. Questo ci fa capire che la preghiera è il sostegno dell'azione e che la pretesa di cambiare il mondo con le nostre sole forze è una illusione. "Se il Signore non costruisce la casa invano faticano i costruttori, se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode", dice un salmo.

Mons. Camara, un instancabile apostolo dei poveri del Brasile, osserva: "Due mani giunte ottengono molto di più di due pugni chiusi". Sono parole di un uomo attivissimo. E sono parole confermate da tanti esempi.

Madre Teresa confessa apertamente: "Se non pregassi non farei niente"! Ella ha fatto tanto, ma sapeva e riconosceva che tutto partiva dalla preghiera

La preghiera richiede perseveranza e impegno. Pregare bene, pregare con fiducia, pregare senza stancarsi mai: questo è l'insegnamento di Gesù nel vangelo di oggi.

Il comportamento della vedova rivela una grande volontà, grande umiltà, grande tenacia. Questo ci ricorda Gesù: la condizione della vera preghiera è la fede.

La parabola termina in modo insolito: "Quando il Figlio dell'uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla terra?" E' un interrogativo, che fa venire i brividi. E' un interrogativo che mette il dito sulla piaga: senza fede non esiste preghiera, ma soltanto "recita" di preghiere. La cosa è molto diversa.

La fede cos'è? Credere in qualcuno significa abbandonarsi, consegnarsi con totale fiducia; credere significa non contare più se stessi, ma su un altro. Credere è tutto il contrario di una pretesa. Credere in Dio, allora, significa abbandonarsi, consegnarsi a Lui, contare totalmente e fiduciosamente su di lui. Per questo la preghiera di fede, la preghiera più bella consiste in un "sì", come ha fatto Maria Ss. La preghiera infatti è il respiro del cuore pieno d'amore: questo è "pregare sempre". (A.Comastri, Predicate la buona notizia, LDC).

Ma perché il Signore non ci esaudisce subito? Perché sembra a volte che non ci ascolti? Perché tanto silenzio di Dio?

Sembra così assurdo che Dio si comporti come se non sentisse, eppure Gesù spiega che Dio fa così e lo fa certamente perché noi ne abbiamo bisogno.

Dobbiamo prenderne atto: Dio mette a prova la nostra preghiera e la nostra fede. Se la preghiera fosse un distributore automatico - messa la monetina, toccato il pulsante, eccoti la merce - come scadrebbe la nostra responsabilità nei problemi! Come scadrebbe il nostro rapporto con Dio! Avrebbe profondità e serietà il nostro rapporto con Lui? La preghiera diventerebbe la scappatoia di tutti i problemi, i nostri egoismi sarebbero tutti soddisfatti, la nostra superficialità determinerebbe la nostra vita.

Dio fa silenzio come se non sentisse, il suo silenzio è già un dono, ma il suo silenzio non dura sempre, ci spiega Gesù. Dio farà a lungo aspettare?

No, Dio conosce la nostra debolezza: dopo la prova c'è la risposta competa di Dio. C'è sempre la risposta: Gesù ce lo garantisce. E, quasi sempre, la risposta di Dio, supera la nostra attesa. Anche quando non risponde secondo i nostri desideri, ma secondo il suo cuore, che vuole il nostro vero bene, per sempre. "Io so - dice S. Paolo - che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura". Questo insegnamento di Cristo sulla costanza nella preghiera va sperimentato. Solo quando lo sperimenteremo, ne saremo profondamente convinti. A noi sta bussare con insistenza e attendere l'amore di Dio. "Chiedete ed otterrete, bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete".

"Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di Lui?", dice Gesù. "Se il Signore è con noi, chi sarà contro di noi, se non ha risparmiato il proprio Figlio, come non ci darà ogni cosa, assieme a Lui?", scrive S. Paolo.

Dio veglia con amore su tutti gli uomini: il nostro aiuto viene dal Signore!

 

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