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TESTO Commento su Is 40, 29-31

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Mercoledì della II settimana di Avvento (10/12/2014)

Brano biblico: Is 40,25-31 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

"Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi".
Is 40, 29-31

Come vivere questa Parola?
Ma che significa sperare nel Signore? Avrà un senso? O sarà solo un modo di dire, tanto per spostare nel tempo la risoluzione di un problema, non riuscendo a dare un significato al presente? Proviamo a dare spessore a questa espressione.
Sperare è vedere "già" quel che ancora non c'è. Sperare è trovare il modo di resistere tra questo "già" e "non ancora". È fare delle, magari poche, certezze acquisite l'energia per andare avanti. Sperare è intuire come andrà a finire e imparare a dare il giusto peso alle fatiche, agli errori. Perché anche i giovani faticano, anche gli adulti sbagliano. Sperare è saper attendere che quell'intuizione si realizzi. Sperare è condividere con Dio ogni giorno quell'intuizione e discernere con lui, nelle cose che accadono "come" e "se" questa possa confermarsi, realizzarsi. Con pazienza, con coraggio, senza timore, senza preclusioni. Questo permette di riacquistare la forza, per affrontare anche il non senso.

Signore, ti preghiamo per le persone più scoraggiate e deluse, per quelle arrabbiate perché trattate ingiustamente, per chi cinicamente non vuole più investire nella bellezza dell'umanità, che è la tua bellezza.

La voce di papa Francesco
Quando siamo noi a voler fare la diversità e ci chiudiamo nei nostri particolarismi ed esclusivismi, portiamo la divisione; e quando siamo noi a voler fare l'unità secondo i nostri disegni umani, finiamo per portare l'uniformità e l'omologazione. Se invece ci lasciamo guidare dallo Spirito, la ricchezza, la varietà, la diversità non diventano mai conflitto, perché Egli ci spinge a vivere la varietà nella comunione della Chiesa. (...) Si tratta di una prospettiva di speranza, ma al tempo stesso faticosa, in quanto è sempre presente in noi la tentazione di fare resistenza allo Spirito Santo, perché scombussola, perché smuove, fa camminare, spinge la Chiesa ad andare avanti. Ed è sempre più facile e comodo adagiarsi nelle proprie posizioni statiche e immutate.

Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it

 

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