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TESTO Commento su Lc 20, 36

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Sabato della XXXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (22/11/2014)

Vangelo: Lc 20,27-40 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

"(...) non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio".
Lc 20, 36

Come vivere questa Parola?
Scommetto che questa asserzione lucida e forte del Signore Gesù, quanti si vantano di seguire certe linee di pensiero nichilista, non l'hanno proprio letta.
Così certi epigoni di Nietzsche Freud e Marx.
E' invece nostra certezza fondante la consolazione e il coraggio di vivere credendo a questa consequenzialità tanto semplice quanto luminosa: siamo figli di Dio? Pienamente riconosciuti come figli nel Figlio Unigenito Gesù? E allora siamo anche "figli della Risurrezione"!
Un figlio è partecipe della natura del Padre. E il Nuovo Testamento esplicita (non una sola volta) che per questo siamo "partecipi della natura divina". Perché la Grazia che Gesù, il Verbo di Dio incarnandosi ci ha acquistato, comporta proprio questo, senza restrizioni di sorta.
Si, posso ripetere a me stessa: Sono figlia di Dio secondo tutta la verità e chiarezza del Vangelo? Sono dunque figlia della Risurrezione.
Tutto quello che giorno dietro giorno vivo sta già passando. Ma la vita: la mia essenza profonda di spirito incarnato: quella non sarà distrutta da "sorella morte corporale" (S. Francesco).
Così, con questo mio corpo, con la mia individualità che Dio ha voluto irripetibile nel Suo originalissimo amarmi per primo, io risorgerò. E tu anche.
Noi tutti, in consapevolezza gioiosa e responsabile d'essere figli di Dio, siamo già ‘figli della Risurrezione'.
Di qui una domanda: può essere a lungo triste un cristiano? Può non avere un volto da salvato"?

Rendimi la gioia di essere salvato, sostieni in me un animo generoso. (Sl 50)
La voce di un Papa
La fede si esprime nel dono di sé per gli altri, nella fraternità che rende solidali, capaci di amare, vincendo la solitudine che rende tristi. Questa conoscenza di Dio attraverso la fede non è perciò solo intellettuale, ma vitale.
Benedetto XVI - Udienza Generale 21 novembre 2012
Sr Maria Pia Giudici FMA

 

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