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TESTO Commento su Fil 4,12-14

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (12/10/2014)

Brano biblico: Fil 4,12-14.19-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 22,1-14

In quel tempo, 1Gesù riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: 2«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. 4Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. 5Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. 8Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; 9andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. 10Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. 11Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. 12Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. 13Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. 14Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

 

Forma breve: Mt 22,1-10

In quel tempo, 1Gesù riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: 2«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. 4Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. 5Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. 8Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; 9andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. 10Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.

"So vivere nella povertà come so vivere nell'abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all'abbondanza e all'indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni".
Fil 4,12-14

Come vivere questa Parola?
San Paolo si rivolge agli abitati di Filippi da poco tempo diventati cristiani. Con la semplicità degli uomini autentici e dei veri cristiani comunica loro il suo tenore di vita che, anche per noi oggi, può davvero essere esemplare.
L'Apostolo delle genti afferma dunque di aver imparato a vivere con disinvoltura tanto nella povertà come in situazioni di benessere.
Paolo, che in altra circostanza, allude alle sua pratiche sportive, qui si dichiara allenato a tutto e per tutto. Gli opposti, l'Apostolo li chiama per nome dentro la sua esperienza esistenziale. Sì, tanto la sazietà come il suo contrario: la fame; tanto l'abbondanza come il suo opposto: l'indigenza, egli li ha affrontati con quella libertà e agilità di spirito che è propria degli uomini in cui l'individuo matura fino a diventare una persona rispondente al sempre bellissimo disegno di Dio.
E tutto questo perché San Paolo conta veramente in Colui che gli dà la forza (Cf v.13). Questa è davvero fede che investe e trasfigura la vita!
No e poi no al piagnucolare vittimistico! Il cristiano sa di poter affrontare le sfide della vita non perché conta solamente su di sé, ma soprattutto conta su quel Signore Gesù che dalla croce e dal sepolcro vuoto in un nimbo di luce ha proclamato vittoria su ogni vero male e sulla morte.

Signore Gesù, rendi anche me allenato a tutto e per tutto con quella serenità d'animo che è sapere che Tu illumini e sostieni i miei giorni con indefettibile amore sempre
La voce di una beata
"Il male mette radici quando un uomo comincia a pensare di essere migliore degli altri".
Beata Teresa di Calcuta
Sr Maria Pia Giudici

 

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