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TESTO Commento su Sal 15

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S. Francesco d'Assisi, patrono d'Italia (04/10/2014)

Brano biblico: Sal 15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 11,25-30

25In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

"Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu». Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita".
Ps 15

Come vivere questa Parola?
Le letture di oggi ci aiutano a mettere in evidenza l'incarnazione della Parola di Dio in Francesco. Di Lui si potrebbero dire mille cose, ma certamente la sua simpatica fama è dovuta alla costanza con cui ha amato Gesù, al punto da assomigliargli. Come quelle vecchie coppie che dopo tanti anni di matrimonio diventano uno immagine dell'altra. La sua intimità con Dio è totale, come totale la sua amorevole immersione nella creazione, nella storia.
Francesco sente l'immagine di Dio impressa in lui, di cui è fatto simile e lascia, abbandonandosi a Dio, che questa immagine emerga e si renda evidente. Francesco riconosce il segno di questa impronta della sostanza divina in lui: è l'eredità che lo lega al Padre, che lo rende figlio, che lo porta ad abbandonarsi alle sue mani. Così tanto da lasciare il padre nella carne, le sue ricchezze, l'amore di una donna, la bellezza di poter essere a sua volta padre, la forza delle ideologie che distinguono e definiscono. Ricostruisce una piccola cappella e simbolicamente rimette le fondamenta della chiesa universale; va dal sultano non per fare guerra, ma per stabilire un incontro e tentare la pace; rinuncia al potere di essere ministro della chiesa e il suo calice non sarà una coppa di oro o di argento, ma il Signore stesso. Si ritroverà con centinaia di fratelli e a tutti vorrà bene e permetterà di camminare nell'autenticità.

Signore, Francesco rifondò la chiesa con amore. Fa' che oggi non manchino amanti della tua parola e del tuo volere che permettano alla tua chiesa di spogliarsi di convinzioni, beni, atteggiamenti perversi
La voce della liturgia
Francesco, uomo di Dio,
lasciò la sua casa e la sua eredità,
si fece piccolo e povero:
e il Signore lo prese al suo servizio.

Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it

 

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